Penalizzazione Juventus, cosa può decidere il Collegio di Garanzia: ecco i tre scenari

Il procedimento con udienza pubblica prenderà il via mercoledì alle 14.30

Da sinistra, Pavel Nedved, Andrea Agnelli e Federico Cherubini

Da sinistra, Pavel Nedved, Andrea Agnelli e Federico Cherubini

Roma, 18 aprile 2023 - Il giorno del giudizio, nel vero senso della parola, è fissato per domani 19 aprile alle 14.30, quando le toghe del Collegio di Garanzia presso il Coni si riuniranno a sezioni unite per esaminare il ricorso della Juventus. Sul tavolo, i 15 punti di penalizzazione in classifica inflitti dalla Corte d'Appello federale per la vicenda plusvalenze. Per i giudici della Figc i nuovi atti nell'inchiesta plusvalenze che hanno portato alla riapertura del procedimento, “provano intenzionalità”, un illecito “grave, ripetuto e prolungato” che ha “alterato il risultato sportivo”. Motivo per il quale è stato applicato l’articolo 4 del codice sportivo. La Juve si difenderà sostenendo che non vi è stato alcun sistema teso ad alterare i risultati, al limite (ma proprio al limite) delle irregolarità amministrative per le quali sono previste pene lievi, non oltre la forte ammenda e qualcosa in più. In ogni caso, è l'ultima puntata di un iter processuale-sportivo che prevede tre possibili scenari.

La premessa è una: il Collegio di Garanzia presso il Coni non può discutere il merito, ma la legittimità del provvedimento. Il primo scenario è quello per cui tifa il mondo Juve e cioè che le toghe del Collegio individuino tra le righe della sentenza un vizio di forma o procedurale tale da annullare la sentenza e quindi la penalizzazione restituendo i punti alla Juve. Il secondo è che i giudici valutino il provvedimento dei colleghi della Figc aderente al codice, confermando la penalizzazione di 15 punti in classifica. La terza ipotesi è il purgatorio. E cioè il Collegio potrebbe decidere di rispedire alla Corte d’Appello Federale il provvedimento sanzionatorio invitandola a riesaminarlo in virtù di eventuali 'vizi' da correggere. Una mossa che prevede riformulazione della sentenza, nuove motivazioni scritte da trasmettere al Collegio e ipotesi di un possibile cambiamento della pena inflitta. Se dovesse andare in scena quest’ultima ipotesi, alla Juve sarebbero restituiti i punti in classifica in attesa dell'esame del nuovo documento inviato dalla Figc al Collegio e del relativo, nuovo pronunciamento.

Oltre alla Juve hanno presentato ricorso anche i dirigenti inibiti: Andrea Agnelli (2 anni), Fabio Paratici (2 anni e mezzo), Federico Cherubini (1 anno e 4 mesi), Pavel Nedved (8 mesi), Maurizio Arrivabene (2 anni), Paolo Garimberti, Assia Grazioli Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio, Enrico Vellano.

Il procedimento con udienza pubblica prenderà il via alle 14.30, presieduto dalla presidente del Collegio Gabriella Palmieri Sandulli, che siederà tra i compomentii delle sezioni unite e icoè i presidenti delle altre sezioni: Vito Branca, Attilio Zimatore, Massimo Zaccheo, Dante D’Alessio e Virginia Zambrano. La domanda che tutti si fanno è: la decisione arriverà in giornata? Non è detto, potrebbe anche 'scivolare' oltre.