Giovedì 18 Aprile 2024

Nazionale, Costacurta: "Allegri o Sarri ct? Non sarebbero male"

Il sub commissario della Figc: "C'è una larga fascia di persone che entrano in un profilo ideale per fare il ct"

Alessandro Costacurta, sub commissario della Figc

Alessandro Costacurta, sub commissario della Figc

Roma, 14 febbraio 2018 - "Allegri o Sarri per la panchina della Nazionale? Non sarebbero male, accidenti". Alessandro Costacurta, presente alla proiezione, dedicata alle scuole, del docufilm "Crazy for Footl", lancia la suggestione, aggiungendo ulteriore pepe al casting per la panchina azzurra. Una volata lunga fino a giugno, quella per la successione del ct ad interim Gigi Di Biagio, che allenerà l'Italia durante questo periodo, caratterizzato dalle amichevoli con Argentina e Inghilterra. Il futuro della Nazionale verrà affrontato solo dopo questi impegni, anche perché, come sottolinea Costacurta, a bloccare momentaneamente la situazione c'è un problema oggettivo.

"I tecnici del nostro paese sono fra i più preparati al mondo e penso ci sia una larga fascia di persone che entrino in un profilo ideale per fare il ct della Nazionale - racconta il sub commissario della Figc - Ma sono tutti sotto contratto. Fra due mesi la situazione potrebbe chiarirsi un po', ma ad oggi non ci sono novità. Colloqui non ne abbiamo avuti: metterebbero in difficoltà me, la Federazione e i candidati". Insomma, occorrerà avere ancora del tempo prima di conoscere il nome del prossimo selezionatore azzurro. Secondo i rumors raccolti, Roberto Mancini parte in pole position. L'attuale tecnico dello Zenit San Pietroburgo è il profilo più accessibile, insieme a quello di Claudio Ranieri.

Più complicate invece le piste che portano a Carlo Ancelotti, il preferito di Costacurta, e Antonio Conte. Il primo ha già espresso il desiderio di continuare il lavoro di club, mentre per il secondo c'è la fila. Il Paris Saint Germain in particolare ha espresso interesse nei confronti dell'ex Juve, che tuttavia non ha chiuso le porte al ritorno in Nazionale. Difficile, ma non impossibile, anche se Mancini resta il favorito numero uno.