Napoli, è Zielinski il primo eroe dello Stadio Maradona

Il polacco segna il primo gol nell'ormai ex San Paolo e trascina gli azzurri ai sedicesimi di Europa League da leader del girone

Napoli-Real Sociedad, l'esultanza di Zielinski (Ansa)

Napoli-Real Sociedad, l'esultanza di Zielinski (Ansa)

Napoli, 11 dicembre 2020 - Missione compiuta: il Napoli accede ai sedicesimi di Europa League e lo fa nella nuova cornice dello Stadio Diego Armando Maradona, dove il primo a segnare in assoluto è stato uno degli uomini più in forma del momento, ossia Piotr Zielinski.

Festa rovinata (a metà)

Il polacco già nella consueta conferenza stampa della vigilia aveva ammesso il proprio gradimento verso la nuova posizione in campo che lo vede sempre più nelle difficili vesti di collante tra le due fasi. Con un occhio di riguardo per quella offensiva. In effetti, con un piede del genere non potrebbe essere altrimenti: verrebbe da pensare che solo una giocata estemporanea di un singolo avrebbe potuto frenare le rabbiose ambizioni di una Real Sociedad a tratti dominante. Almeno fino all'ingresso in area di rigore, dove tra parate di Ospina ed errori degli attaccanti, gli ospiti hanno visto spegnersi le proprie velleità di rovinare la festa azzurra. In un certo senso ciò è accaduto in pieno recupero, quando Willian José ha siglato un pareggio che ha  spedito entrambe ai sedicesimi, cancellando la prima vittoria del Napoli nel 'nuovo' stadio. Poco male, perché intanto arriva il primo posto dei partenopei nel Gruppo F: un risultato che all'apparenza può apparire come il classico minimo sindacale ma, appunto, solo all'apparenza. Guai a dimenticare i tanti venti che accompagnano sempre gli azzurri nelle competizioni diverse dal campionato che, a detta di una fetta di tifosi e addetti ai lavori, dovrebbe avere la priorità su tutto, anche a costo di sacrificare altre strade che conducono a trofei che diventano importanti solo in caso di successo finale. Un ragionamento contorto ma con una sua logica che però non interessa a Gennaro Gattuso.

Le insidie dell'urna

Il messaggio il tecnico calabrese l'ha ribadito sia a parole dopo la brutta sconfitta contro l'AZ Alkmaar sia nei fatti, affidandosi a un turnover sempre razionale per non penalizzare troppo un percorso che continuerà almeno fino ai sedicesimi. Forse anche oltre, perché grazie al risultato di ieri il Napoli si è assicurato un posto al sole nel lotto delle teste di serie, evitando così tante rivali forti già presenti in Europa League e quelle più temibili che retrocederanno dalla Champions. Certo, non mancano gli spauracchi: su tutti Lille, Benfica e Salisburgo, tutte squadre che a loro volta dovranno temere non poco gli azzurri, specialmente se questi ultimi dovessero cominciare a fare davvero sul serio nella tanto bistrattata seconda competizione continentale.

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