Martedì 23 Aprile 2024

Napoli, Spalletti fa esperimenti tattici in vista della ripresa del campionato

Il tecnico toscano ha sfruttato l'amichevole contro l'Antalyaspor per testare (con buon profitto) moduli e giocatori diversi

Luciano Spalletti (Ansa)

Luciano Spalletti (Ansa)

Napoli, 8 dicembre 2022 - Dove eravamo rimasti? Il Napoli dopo quasi un mese torna in campo e lo fa riallacciando subito il filo con la vittoria: la vittima di turno è stato l'Antalyaspor in una serata che ha fornito a Luciano Spalletti riscontri interessanti ottenuti con diverse vesti tattiche.

Raspa ovunque

Gli azzurri nella serata turca sono infatti scesi in campo con diversi moduli: dal 4-3-3 iniziale al 4-2-3-1 di metà frazione iniziale prima del 3-5-2 che ha chiuso le ostilità. Il leitmotiv generale è stata la presenza di Giacomo Raspadori in un attacco nel quale guadagna sempre più terreno l'idea di un suo inserimento in pianta stabile: da prima punta o da rifinitore sembra non fare grossa differenza per il classe 2000, apparso quello più pimpante a livello psicofisico e non solo per la bella doppietta messa a referto. A dirla tutta l'ex Sassuolo aveva iniziato la sfida da mezzala nel suddetto 4-3-3: uno dei tanti esperimenti di Spalletti, il cui obiettivo principale di questa lunga sosta è proprio l'utilizzo senza più riserve di un jolly da sfruttare maggiormente nella seconda metà della stagione. Il tecnico toscano, si sa, non disdegna l'arma della pretattica e così l'impiego di Raspadori nel raggio d'azione di solito appannaggio di Piotr Zielinski viene giustificato dall'assenza di quest'ultimo, oggi in vacanza dopo la fine dell'avventura ai Mondiali 2022 della sua Nazionale. In realtà, con una situazione contrattuale non più così stabile, la cessione del polacco quest'estate non è fantascientifica. Al di là della ricerca di un suo sostituto sul mercato, con la ridda di nomi già in corso, Spalletti non esclude la veste maxi offensiva per il suo Napoli, con Raspadori abbassato dietro la linea degli attaccanti.

Riecco Kvara

La ripresa, complici le numerosissime assenze e l'impiego di diversi giocatori della Primavera, non ha offerto indicazioni molto significative. Difficile infatti ipotizzare per una squadra così offensiva l'utilizzo del 3-5-2 con cui gli azzurri hanno chiuso la sfida. Meglio concentrarsi sulle indicazioni di forma fornite da Khvicha Kvaratskhelia, che mancava dal campo da fine ottobre: il georgiano è apparso leggermente più ingolfato rispetto al furetto imprendibile ammirato nei mesi scorsi, ma il recupero dall'infortunio può essere definito comunque completo. Per lui e per gli altri domenica 11 dicembre arriverà un test decisamente più probante rispetto all'Antalyaspor: l'avversario sarà un Crystal Palace contro cui si vedranno più big e meno test.

Leggi anche - Genoa, Manolo Portanova condannato per stupro