Napoli, storie tese tra Mertens e Spalletti

Il belga, vicino al rinnovo, non sembra nascondere il suo dissenso verso alcune scelte del tecnico, che dal canto suo si gode il ritorno in Champions

Luciano Spalletti (Ansa)

Luciano Spalletti (Ansa)

Napoli, 2 maggio 2022 - Per una volta dagli altri campi arrivano notizie positive per il Napoli che, grazie alla frenata della Roma contro il Bologna, centra con largo anticipo quello che era l'obiettivo prefissato a inizio stagione: un pass per la Champions League che però non basta a far tornare il sorriso a tifosi e addetti ai lavori. Calciatori in primis.

Ritorno tra i grandi

La bandiera al riguardo la porta Dries Mertens, che dopo tanti anni all'ombra del Vesuvio in un certo senso ragiona come qualcosa in più di un semplice professionista, come invece sembra fare Luciano Spalletti. Storie e trascorsi in azzurro diversi: è tutta qui l'estrema sintesi di due punti di vista ugualmente condivisibili su quella che è stata la stagione ormai agli sgoccioli dei partenopei. Piazzarsi tra le prime della classe non è mai semplice: lo sa bene proprio il Napoli, reduce da un'assenza dalla Champions che cominciava a pesare. Allo stesso modo però ogni campionato fa storia a sé: in particolare quello che sta per volgere al termine, segnato da un incredibile andamento lento ai vertici della graduatoria e dalla mancanza di un vero e proprio padrone, oltre che della Juventus. Insomma, scenari che non si ripeteranno facilmente. Anzi. Si accennava alla Roma: il progetto giallorosso sembra in piena rampa di lancio e verosimilmente l'anno prossimo la squadra di José Mourinho potrebbe giocarsi le proprie carte anche per qualcosa in più di un piazzamento in zona Europa League. Da qui l'amarezza di Mertens dietro la quale forse si cela anche quella per aver vissuto una stagione quasi da comprimario. E, rapporto minuti in campo e gol realizzati alla mano (1 rete ogni 100' e un'ottima intesa con Victor Osimhen), di certo non per colpe sue.

Patron tra due fuochi

Per la sua stagione d'esordio in azzurro Spalletti, in nome di un Napoli più equilibrato sul rettangolo verde, ha fatto scelte diverse che, allorché i risultati sono venuti meno, si sono poi rivelate impopolari per gran parte dei tifosi: non un evento inedito nella carriera del tecnico toscano, che però stavolta rischia di scontrarsi anche con il parere di Aurelio De Laurentiis, diviso tra il miglior allenatore mai avuto (cit.) e il miglior marcatore della storia del club. Tra questi ultimi due ad oggi non c'è molto feeling: gli scambi di battute al vetriolo davanti a microfoni e taccuini hanno svelato una verità con la quale dovrà scontrarsi il patron, che intanto ha registrato l'apertura del belga alla permanenza in azzurro con stipendio quasi dimezzato.

Arbitri, Pairetto e Nasca sospesi dopo Spezia-Lazio