Napoli, cominciata ufficialmente l'era Spalletti

Il tecnico toscano ha vissuto le sue prime ore in città: nel menù anche una lunga chiacchierata con De Laurentiis

Luciano Spalletti (Ansa)

Luciano Spalletti (Ansa)

Napoli, 2 luglio 2021 - Aurelio De Laurentiis lo aveva detto nell'ormai famosa conferenza stampa di qualche giorno fa: l'avventura a Napoli di Luciano Spalletti sarebbe cominciata venerdì 2 luglio. E' stato proprio così, con il tecnico di Certaldo che oggi ha di fatto vissuto il primo assaggio della sua nuova vita.

Amichevole di lusso con il Bayern

Il neo allenatore azzurro è arrivato nel tardo pomeriggio insieme al presidente al centro tecnico di Castel Volturno: per entrambi bocche cucite a parte un rapido scambio di battute in pubblico tra i due chiuso da un saluto speciale di Spalletti ai suoi nuovi tifosi. E' poi seguito un tour delle strutture e infine un giro in città, non prima di una lunga chiacchierata proprio con il presidente. Tanti i temi sul tavolo: dal mercato all'organizzazione dei due ritiri che impegneranno il Napoli a luglio (dal 15 al 25 a Dimaro) e ad agosto (dal 5 al 15 a Castel di Sangro). Nel mezzo un'amichevole di lusso contro il Bayern Monaco in quell'Allianz Arena che stasera sarà teatro di Belgio-Italia: per Lorenzo Insigne sarà l'occasione di riscattarsi dal parziale passo falso con l'Austria e, perché no, di mandare anche un messaggio a De Laurentiis sul discorso rinnovo. Il patron ha già fatto sapere - neanche tanto tra le righe - che follie per trattenere il capitano non ne farà: proprio il numero 10 della Nazionale dovrà dimostrare invece di essere un giocatore, forse l'unico nell'attuale rosa partenopea, meritevole di cifre extralarge grazie a un talento altrettanto extralarge che stride con la 'mole' del diretto interessato. Chissà che a dirimere la matassa rinnovo alla fine non sia proprio Spalletti, che difficilmente vorrebbe rinunciare a un elemento del genere nel suo 4-2-3-1 in cantiere.

L'analogia con Totti

Sembra essere nel destino del tecnico di Certaldo ritrovarsi sempre nel bel mezzo di querelle del genere che riguardano proprio i giocatori più rappresentativi: vedi quanto successo a Roma ai tempi del discusso addio di Francesco Totti. Stavolta la musica è diversa: in ballo non c'è il futuro di un monumento arrivato comunque a fine corsa (sportiva) ma quello di un attuale cardine della squadra. Probabile quindi che le indicazioni di Spalletti possano avere il loro peso, al di là degli oggettivi (e ormai dichiarati) problemi di bilancio del club che imporranno delle scelte dolorose: proprio queste ultime saranno state al centro della chiacchierata odierna tra ADL e il neo allenatore azzurro, che tra le altre cose potrebbe aver indicato i nomi dei 'sacrificabili'.

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