Mercoledì 24 Aprile 2024

Napoli, lo scudetto passa dal Maradona: obiettivo migliorare il trend interno

Per gli azzurri da dicembre un ruolino pessimo a Fuorigrotta da raddrizzare a partire dalla gara con l'Udinese

Napoli-Milan, la delusione di Fabian e Osimhen (Ansa)

Napoli-Milan, la delusione di Fabian e Osimhen (Ansa)

 

Napoli, 15 marzo 2022 - Se il Napoli giocasse sempre in trasferta la missione scudetto, nonostante la lotta serrata al vertice, sarebbe più semplice: a dirlo sono i freddi numeri che prima incoronano gli azzurri come i migliori per rendimento lontano dalle mura amiche e poi, contando il solo fatturato interno, li collocano in un deludente sesto posto.

Le statistiche

 Sempre parola ai suddetti freddi numeri: 34 punti in 15 gare esterne, per una media di 2,27 punti a partita, vanno a delineare un quadro a dir poco idilliaco che si scontra inesorabilmente con quello tracciato dal bottino ottenuto al Maradona. Per la precisione appena 8 vittorie e una media di punti che crolla a 1,86. A pesare come un macigno nel computo complessivo sono i 2 pareggi e soprattutto i 4 tonfi messi a referto: un trend che si è appesantito da dicembre in poi, quando infortuni, Covid, Coppa d'Africa e problemi vari hanno fatto il loro lavoro certosino. A ciò vanno poi aggiunte, per espressa ammissione dello stesso Luciano Spalletti, le difficoltà della squadra nella gestione della pressione indotta da un tifo così caloroso da diventare spesso un boomerang. Insomma, il sogno scudetto acquisisce concretezza e, contemporaneamente, salgono le aspettative della piazza: tutto normale se non fosse che nel frattempo crolla il rendimento al Maradona, con 4 sconfitte su 7 gare giocate da dicembre a oggi. Un ruolino spaventoso che diventa inquietante se si pensa che in calendario per il Napoli ci sono ancora 5 gare interne da disputare con un tasso di difficoltà piuttosto variegato.

Il calendario

 Udinese, Fiorentina, Roma, Sassuolo e Genoa: tra formazioni con ambizioni europee e altre invischiate nelle parti meno nobili della classifica le insidie all'orizzonte per il Napoli non mancano. Specialmente qualora il trend interno non cambiasse. E dire che l'avventura stagionale a Fuorigrotta degli azzurri era iniziata nel migliore dei modi, con tanto di cammino netto fino a novembre: in seguito, dalla gara con l'Hellas in poi, il fortino ha cominciato a vacillare prima di sgretolarsi nei mesi seguenti. Ironia del destino, ora la rinascita interna del Napoli potrebbe partire proprio dall'eccellente risultato della trasferta di Verona, quella che ha eletto Victor Osimhen l'uomo perfetto per il rilancio. Gioco verticale per favorire il nigeriano e per cercare di stanare anche le difese più arroccate e la pressione, stavolta finalmente positiva, del Maradona: la formula per lo scudetto non sembra poi così difficile da trovare.

Napoli, a Verona si riaccende il sogno scudetto