Venerdì 19 Aprile 2024

Napoli, Mertens fuori per almeno 3 settimane

Lo stop alla caviglia accusato dal belga a San Siro è piuttosto serio: la sua assenza si somma a quelle di Osimhen e Insigne, che inguaiano Gattuso

Inter-Napoli, l'infortunio di Mertens (Ansa)

Inter-Napoli, l'infortunio di Mertens (Ansa)

Napoli, 17 dicembre 2020 - Quest'anno quanti dolori dalle milanesi: dopo la sconfitta con i rossoneri per mano di un super Zlatan Ibrahimovic, il Napoli esce con le ossa rotte anche contro l'Inter. La metafora è tale fino a un certo punto, visto che gli azzurri sono rientrati da San Siro anche con l'ansia legata alle condizioni di Dries Mertens, che può dire di aver già chiuso il suo 2020.

Il verdetto

Il responso degli esami strumentali a cui è stato sottoposto il belga hanno dato un esito infausto: trauma distorsivo di primo/secondo grado alla caviglia sinistra con interessamento del comparto mediale. Un verdetto amaro che sarà rivalutato tra non prima di 3 settimane, lasciando così una speranza per la verità piuttosto flebile di rivedere in campo il miglior marcatore del club per la finale di Supercoppa, in programma il 20 gennaio.

L'auspicio è questo, ma la realtà parla di tanta prudenza che non sarà accantonata nemmeno in nome di un programma così atteso come la sfida contro l'eterna rivale: il rischio di ricadute alla caviglia è alto e quindi a Gennaro Gattuso non tocca che studiare piani alternativi che a loro volta escludono Victor Osimhen. Insomma, almeno sul piano numerico non è un buon momento per i partenopei, che ieri al Meazza hanno riscoperto i vecchi difetti: creare tanto e concretizzare poco, salvo poi cadere in una delle poche occasioni concesse.

E' un po' questo il limite del Napoli targato Ringhio: nel momento dell'esame di maturità arriva spesso un tonfo, o nel gioco o nel risultato o su entrambi i fronti.

Attacco decimato

Ieri per la verità gli azzurri hanno sfoderato una prova degna dell'appuntamento che si è semplicemente scontrata con un'Inter più concreta e forse più fortunata negli episodi chiave. Quello che c'entra poco con la buona sorte è il nervosismo eccessivo di Lorenzo Insigne, aspetto tra l'altro riscontrato dallo stesso Gattuso in altre occasioni. Se gli screzi precedenti erano di natura interna, quello avuto con l'arbitro Massa costerà una squalifica al capitano di un Napoli che avrà grossi problemi a imbastire il reparto avanzato nei prossimi impegni. Inutile dire che per il ruolo di prima punta toccherà quindi giocoforza ad Andrea Petagna, che ieri ha sfiorato il gol che avrebbe consentito ai suoi di agguantare il pareggio nonostante l'uomo in meno: una buona notizia per Gattuso, per la verità una delle poche che ha lasciato come eredità l'amara notte di San Siro che ha rimesso in discussione le certezze che aveva accumulato finora la squadra.

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