Venerdì 19 Aprile 2024

Napoli, la doppia K rilancia le ambizioni azzurre

Kim e Kvaratskhelia trascinano i partenopei all'Olimpico: la cura ideale dopo i passi falsi con Fiorentina e Lecce

Khvicha Kvaratskhelia (Ansa)

Khvicha Kvaratskhelia (Ansa)

Napoli, 4 settembre 2022 - Sarà un caso o forse no ma, dopo due frenate, il Napoli risorge proprio nella serata in cui Khvicha Kvaratskhelia ritrova lo smalto delle prime uscite: il risultato è un 2-1 in rimonta inflitto alla Lazio, che mastica amaro e polemizza tramite le parole del grande ex Maurizio Sarri.

Lazio, Zaccagni è l'unica note lieta dopo la sconfitta con il Napoli

I nuovi contro il passato

Per quest'ultimo gli incroci con il suo passato sono ormai diventati quasi sempre un calvario ma, in generale, sono i biancocelesti che da tempo sembrano il bocconcino perfetto per i partenopei: anche e soprattutto quando passano in vantaggio al primo vero affondo con Mattia Zaccagni e dopo decidono di impostare l'intera partita sulle ripartenze. Praticamente il terreno fertile per una squadra, quella azzurra, che ha invece dimostrato di soffrire se attaccata con costanza: per informazioni chiedere a Fiorentina e Lecce che, pur concedendo qualcosa (com'è inevitabile che sia), non hanno rinunciato ad affondare. Un po' l'errore fatto dalla Lazio proprio dopo che la sfida si era incanalata sui binari giusti e non senza un bel pizzico di buona sorte: basti pensare ai tanti legni colpiti all'Olimpico da un Napoli che, in tal senso, sembra riallacciare il filo con un passato invece lontano anni luce se si guarda alla rosa. Se n'è accorto, non senza un pizzico di emozione, anche Sarri, punito proprio dalle punte di diamante del mercato azzurro: Kim Min-Jae, gol a parte e al netto di una fase di costruzione da migliorare, è ormai una garanzia e Kvara, quando in serata, è un furetto quasi imprendibile che però, per il suo bene, proprio dopo prove del genere andrebbe lasciato più tranquillo.

I timidi alla riscossa

All'ombra del Vesuvio, intorno alla figura del georgiano, è invece ripartita puntualissima la ridda di soprannomi, paragoni e complimenti che rischiano di rivelarsi di nuovo un'arma a doppio taglio appena il classe 2001 incapperà in altri momenti di appannamento. Il pompiere perfetto per Kvaratskhelia si conferma Luciano Spalletti, che si coccola il suo nuovo jolly dell'attacco senza tuttavia rinunciare a qualche tiratina d'orecchie per due motivi: pretendere ancora di più da chi, per ovvi motivi, ne ha le potenzialità e, appunto, provare a creare il clima giusto intorno a un giocatore dichiaratamente timido. Così come lo è Alex Meret, che non a caso sta tornando sui suoi standard appena è uscito dal cono dei riflettori perennemente puntato sul pianeta Napoli: a maggior ragione dopo un inizio di campionato così convincente, con l'esame di maturità Lazio appena passato.

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