Martedì 23 Aprile 2024

Napoli, all'orizzonte la Juventus tra rimpianti e voglia di scudetto

Tra gli azzurri pesa ancora l'eliminazione dalla Champions League, ma con una vittoria a Torino la questione tricolore sarebbe quasi chiusa

Napoli-Milan, la delusione di Kvaratshkelia (Ansa)

Napoli-Milan, la delusione di Kvaratshkelia (Ansa)

Napoli, 21 aprile 2023 - Tornare a vincere per avvicinare ulteriormente lo scudetto e, soprattutto, per dimenticare la delusione dell'eliminazione dalla Champions League per mano del Milan: gli stimoli al momento non mancano al Napoli, che ne può attingere altri dalla sfida sempre accesa e vibrante contro l'acerrima rivale Juventus.

Napoli, c’è Psg in prima fila per Osimhen. L’offerta a De Laurentiis

Osimhen per il riscatto

Per riprendere la marcia Luciano Spalletti ha intenzione di affidarsi al redivivo Victor Osimhen, una delle poche note liete del vano pareggio contro i rossoneri che non è bastato per mettere in carniere il pass per le semifinali: pareggio che, tanto per cambiare, porta la firma proprio del nigeriano, l'uomo che nella gara di andata contro i bianconeri trascinò gli azzurri in un 5-1 dai tratti quasi storici. All'epoca al Napoli occorreva una prova di forza dopo il tonfo in casa dell'Inter che sembrava poter riaprire il campionato. Niente di più falso: anche grazie a un Osimhen finalmente decisivo contro le big a dispetto di quello che si era detto negli anni precedenti di un attaccante forte e letale solo al cospetto di squadre non proprio di prima fascia. Le risposte migliori, come sempre, le fornisce il campo: un campo che mai come quest'anno sta premiando il Napoli sia nel collettivo sia nei singoli, specialmente in quel campionato da cui ripartire dopo una delusione cocente per tutti. Forse a maggior ragione per Aurelio De Laurentiis, il patron illuminato che sogna un'espansione globale ulteriore del marchio Napoli, con la consapevolezza che per inseguire questo traguardo il 'solo' campionato potrebbe non bastare e che un'occasione ghiotta come quella offerta quest'anno dal tabellone della Champions League potrebbe non capitare di nuovo a stretto giro di posta. Ormai però a Castel Volturno è inutile rimuginare su quello che poteva essere e che invece non è stato, masticando amaro sull'esclusione proprio della capolista e dominatrice del campionato dal novero delle italiane che stanno impazzando in tutte le competizioni UEFA: meglio pensare a quello scudetto comunque molto vicino a dispetto delle recenti frenate, corredate da prove piuttosto opache che ben hanno fotografato una squadra in leggera e fisiologica flessione.  

Tra Champions e Juventus

  Magari non con uno scenario così roseo, considerando il contemporaneo ampio margine di vantaggio in Serie A, ma di certo il Napoli l'assalto alla Champions League lo riproverà l'anno prossimo: magari con un bel tricolore cucito sul petto e con una squadra più matura e consapevole dei propri mezzi. In tal senso, il tempo rema dalla parte di Spalletti, il comandante del vascello dal quale ripartirà senza più alcun dubbio il nuovo corso degli azzurri. Da dirimere c'è solo la data di scadenza del contratto del tecnico toscano: giugno 2024, come stabilito dall'opzione unilaterale appannaggio del club partenopeo oppure ben oltre. Di mezzo ci sono però le opinioni e le ambizioni di uno Spalletti che sul tasto rinnovo finora non ha proferito alcuna parola. Dietro c'è la sola voglia di tenere la squadra sul pezzo in vista di una pratica scudetto ancora da chiudere oppure no? Forse la verità, come spesso succede, si trova a metà strada: da un lato l'allenatore di Certaldo non vuole ancora parlare di futuro prima che la matematica emetta le sue sentenze ma dall'altro, dopo una stagione del genere, l'impressione è che una semplice clausola automatica possa non bastare per suggellare il sodalizio. Questioni economiche, ma anche di piani per un futuro in cui il Napoli non potrà più giocare il ruolo dell'underdog che si muove nell'ombra sorprendendo le rivali e i suoi stessi tifosi, notoriamente sempre esigenti: figurarsi dopo un'annata di questo tenore che fungerà da metro di paragone per quelle che seguiranno. Si tratta del lato negativo - l'unico - del raggiungimento dell'apice: doversi confermare su livelli simili e magari migliorarsi anche puntando il mirino su quella Champions League da archiviare in fretta in vista della sfida mai banale contro la Juventus.  

Il Kvara ferito

 

Si accennava alle motivazioni che, di fronte alle strisce bianche e nere, non mancano mai. Tra esse c'è anche la voglia di ristabilire una certa distanza in classifica dopo le note vicende molto poco legate al calcio giocato. In attesa delle decisioni definitive, che potrebbero andare anche oltre la fine effettiva del campionato, il Napoli vuole spingere indietro in graduatoria i bianconeri, ad oggi lontani ma non lontanissimi. Difficile, per non dire impossibile, che per la formazione di Massimiliano Allegri la questione scudetto possa riaprirsi anche qualora ovviamente l'attuale scenario in classifica restasse questo. Neanche una vittoria contro la capolista potrebbe ribaltare il campionato, eppure la posta in palio tra le due rivali di sempre resta altissima tra prestigio, campanilismo e voglia da una parte di riscatto parziale e dall'altra di confermare il proprio dominio nel confronto a distanza (e non solo). Alle motivazioni collettive si uniscono quelle personali e in casa Napoli chi ad oggi sembra il più interessato a diventare l'uomo della partita è Khvicha Kvaratskhelia. Per il georgiano sul groppone ci sono il peso del rigore fallito contro il Milan e, in generale, di un'assenza quasi totale nel doppio confronto più importante dell'anno che ha fatto da prova definitiva del periodo di flessione in corso. Un piccolo neo nel contesto di una stagione andata ben oltre le più rosee aspettative per l'ex carneade che in pochi mesi ha conquistato un'intera piazza. Anche per Kvara il prossimo futuro sarà in un certo senso agrodolce: dopo gli onori arriverà l'onere di confermarsi e di dimostrare a tutti, anche a quei difensori che sembrano ormai averne preso le misure in campo, di avere un repertorio ancora ampio e inesplorato. La prima tappa di questa nuova fase dell'avventura in azzurro del classe 2001 potrebbe essere domenica, quando il Napoli potrebbe apporre il sigillo (quasi) definitivo sullo scudetto con una prova di forza in casa della rivale più 'odiata': un'occasione da non gettare alle ortiche così come lo è stata quella (forse) irripetibile offerta dalla Champions.

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