Napoli-Juventus 5-1, la manita azzurra vale il +10

La capolista allunga grazie a Osimhen, autore di una doppietta, Kvaratskhelia, Rrahmani ed Elmas. Tra i bianconeri solo Di Maria dà segnali di vita

Victor Osimhen (Ansa)

Victor Osimhen (Ansa)

Napoli, 13 gennaio 2023 - Gli incontri tra Napoli e Juventus non sono mai banali. L'anticipo della giornata 18 di Serie A conferma la tradizione e appone un altro pesantissimo mattone sui sogni di gloria degli azzurri, che dilagano grazie alla doppietta di Osimhen e alle reti di Kvaratskhelia, Rrahmani ed Elmas, con Di Maria dall'altro lato a firmare il gol della bandiera che non basta a evitare il -10 dei bianconeri della vetta della classifica. E dire che proprio l'argentino, sul momentaneo 1-0, aveva colpito una traversa che sembrava il preludio di una riscossa arrivata effettivamente solo nella coda del primo tempo e più per demeriti di un Napoli insolitamente distratto che per meriti della Juventus, che torna a incassare reti dopo quasi un centinaio di giorni. E sono tante e pure pesanti, con il Milan chiamato adesso a restare in scia dell'irrefrenabile capolista, che con la forza della concretezza e del ritrovato estro dei suoi uomini migliori, come un ispiratissimo Kvara, continua a macinare punti e vittorie: sempre più nel segno di Luciano Spalletti.

Primo tempo

  Il Napoli parte forte e al 14' raccoglie i frutti grazie al solito Osimhen, che di testa manda in rete la replica di Szczesny su un tentativo di acrobazia di Kvaratskhelia dietro suggerimento di Politano. La Juventus soffre ma sfiora il pareggio al primo affondo offensivo: è il 21' e un errore di Rrahmani in costruzione favorisce Di Maria, che dal limite colpisce la traversa. Passato lo spavento gli azzurri tornano in controllo del gioco e al 39' trovano il raddoppio con Kvaratskhelia, che riceve proprio da Osimhen, bravo a sfruttare un disimpegno sbagliato di Bremer e con il destro si sblocca dopo un lungo digiuno. La pratica per un Maradona in tripudio sembra chiusa, ma dopo appena 3' i bianconeri la riaprono con Di Maria, che viene rifornito da Milik e col mancino beffa Meret: male nell'occasione Kim e l'intera retroguardia di casa, che sbanda anche in pieno recupero su una respinta di Rrahmani che quasi sorprende il portiere friulano, bravo ad evitare il peggio.

Secondo tempo

  Riordinate le idee nello spogliatoio il Napoli prima sfiora il tris al 54' con Osimhen che, lanciato dalle retrovie da Rrahmani, vince il duello con Alex Sandro ma poi sbatte contro la replica di Szczesny e poi, dagli sviluppi del seguente corner, lo cala effettivamente: è il 55' e proprio il kosovaro con un grande destro manda in rete la battuta dalla bandierina di Kvaratskhelia. La Juve è in confusione e lo è in particolare Bremer, che al 59' apparecchia per il potenziale poker di Osimhen, che stavolta manda il destro sopra la traversa. Il numero 9 si riscatta al 65' con un perentorio colpo di testa su suggerimento del solito Kvaratskhelia, innescato da un altro errore in fase di rilancio di un disastroso Bremer, che nell'occasione colpisce in pieno Mario Rui. Tra le poche note stonate della serata c'è l'infortunio muscolare occorso a Politano, sostituito all'alba della ripresa da Elmas: proprio il macedone al 72', innescato da Di Lorenzo, arrotonda il bottino con un mancino reso letale per Szczesny da una deviazione di Alex Sandro. E' la ciliegina finale su una torta squisita per il Napoli e amarissima per la Juventus, che crolla in campo ma soprattutto in classifica, con un -10 che ora sa di sentenza.

Leggi anche - Inter-Verona, probabili formazioni e dove vederla in tv