Napoli, Insigne sempre più leader in campo e fuori

Il capitano, tornato tra i protagonisti della rinascita degli azzurri, ora suggella la pace con la città con tanta beneficenza agli ospedali piegati dall'emergenza Coronavirus

Lorenzo Insigne (Ansa)

Lorenzo Insigne (Ansa)

Napoli, 18 marzo 2020 - Da separato in casa a faro della squadra e ora della città in un momento così complicato: per Lorenzo Insigne l'arrivo in panchina di Gennaro Gattuso è stata un'autentica manna dal cielo. DALL'AMMUTINAMENTO ALLA PACE - Ridurre la crescita del capitano al solo ritorno nel suo ruolo più congeniale nel 4-3-3 di nuovo in voga a Castel Volturno sarebbe riduttivo e soprattutto non terrebbe conto della personalità di uno dei figli sportivi più controversi di Napoli, città con la quale l'oscillazione tra amore e odio è tanto rapida quanto frequente. Sono infatti stati diversi i momenti di crisi all'interno del matrimonio tra il capoluogo campano e il folletto di Frattamaggiore, diventato spesso il parafulmine quando le cose sul rettangolo verde non funzionano. Il copione si è ripetuto praticamente sotto la gestione di tutti gli allenatori passati dalle parti di Fuorigrotta, con il feeling mai nato con Carlo Ancelotti a spiccare sulle altre frizioni. Per fortuna di Insigne, dei partenopei e della Nazionale, l'approdo di Gattuso sembra aver messo la parola fine su qualsiasi veleno, sia in campo sia fuori. Cominciamo dal primo: nel nuovo Napoli il capitano è tornato il fulcro del gioco, con la bellezza di 511 palloni toccati, di cui 5 finiti in rete negli ultimi 3 mesi, quelli della rinascita degli azzurri. A parlare sono le rinnovate ambizioni dei campani, adesso sesti in classifica (e quindi, se il campionato finisse ora, in Europa League) e in lizza per avanzare sia in Coppa Italia sia in Champions: un miracolo se si pensa alle condizioni in cui versava la squadra a cavallo tra novembre e dicembre, quando l'ammutinamento contro il ritiro voluto da Aurelio De Laurentiis creò una frattura fortissima all'interno dello spogliatoio e poi tra quest'ultimo e la società. Con la questione sotto il profilo legale ancora aperta non si può dire che il lieto fine sia arrivato, ma almeno sul rettangolo verde tutto pare accantonato e tanti meriti sono di Insigne, curiosamente proprio tra i maggiori fautori della ribellione. CAMPIONE DI GENEROSITA' - Gol, assist e leadership: è così che il capitano ha riconquistato i tifosi, ma la rete più bella è arrivata in questi giorni neri a causa dell'emergenza COVID-19. Il Magnifico è stato autore di diverse donazioni, di cui una da 100mila euro all'ospedale Cotugno, che cancellano qualsiasi dubbio sul cuore di un giocatore dal carattere spigoloso ma solo in campo: fuori, Insigne sta mettendo tutti d'accordo.