Napoli-Gozzano 4-0, sugli scudi Fabian Ruiz

Brilla in particolare lo spagnolo prelevato dal Betis Siviglia, bravo a disimpegnarsi sia in fase propositiva che in cabina di regia

Gli azzurri agli ordini di Ancelotti

Gli azzurri agli ordini di Ancelotti

Napoli, 14 luglio 2018 - Oggi pomeriggio è cominciata ufficialmente la nuova stagione azzurra: il Napoli infatti ha disputato la prima amichevole estiva, battendo 4-0 la locale formazione del Gozzano. I MIGLIORI - A finire sul tabellino dei marcatori due nuovi acquisti (Fabian Ruiz e Simone Verdi) più due giocatori precedentemente ai margini del progetto (Adam Ounas e Alberto Grassi) Insomma, una sorta di metafora del grande cambiamento a cui la squadra partenopea andrà incontro nei prossimi mesi, nonché l'emblema del passaggio ufficiale di testimone tra il Napoli di Maurizio Sarri (da oggi ufficialmente l'allenatore del Chelsea) e quello di Carlo Ancelotti. La palma del miglior in campo contro il Gozzano va senza dubbi a Fabian Ruiz: il gigante spagnolo in soli 45' ha già dato un bel saggio delle sue capacità sia in fase offensiva, con tanto di gran gol di sinistro all'angolino, che in cabina di regia, alternandosi con successo a Marek Hamsik. Bene anche lo slovacco in quello che con ogni probabilità sarà il suo nuovo ruolo in campo, a patto che Ancelotti non abbia voglia di lanciare un Amadou Diawara apparso devastante sia a livello fisico - vedasi la cavalcata da cui è nato il calcio di rigore poi trasformato da Verdi - che molto più illuminato in quanto a geometrie, come si è evinto dal gran lancio che ha innescato il poker siglato da Ounas. I PEGGIORI - Naturalmente contro il piccolo Gozzano è impossibile assegnare insufficienze ai giocatori azzurri. I meno positivi - per dirla così - sono stati paradossalmente i volti noti. Ancora imballato Lorenzo Insigne, come testimonia l'insolita scarsa intesa sull'altro fronte con José Callejon, apparso poco a suo agio nell'inedito 4-3-2-1 di Ancelotti (che sia questa un'indicazione sul mercato in uscita?). Non ha sfruttato bene la vetrina Marko Rog, che però ha l'attenuante del campo troppo pesante per un giocatore così tecnico. Per il medesimo motivo il discorso è estendibile all'intera retroguardia: qualche brivido di troppo regalato in controllo di palla ai tifosi da parte di Raul Albiol e Lorenzo Tonelli, mentre è apparso più pimpante Sebastiano Luperto sia nella veste di centrale che in quella di terzino sinistro. Poi c'è il reparto ''senza voto'': ingiudicabile la prova di Orestis Karnezis, mai seriamente impegnato. Una notizia non bella per Ancelotti, che mai come in questo momento avrebbe preferito valutare il portiere greco, chiamato a difendere i pali del Napoli da qui ad almeno metà settembre.