Napoli-Genk, Ancelotti: "Il mio futuro? La valigia è pronta"

Alla vigilia del match che può valere gli ottavi di Champions League, il tecnico di Reggiolo si mette in discussione: "Esonero o dimissioni? Valuterò domani sera"

Carlo Ancelotti (Ansa)

Carlo Ancelotti (Ansa)

Napoli, 9 dicembre 2019 - Vincere con il Genk per dare una spallata alla crisi e per brindare agli ottavi di Champions League, che comunque sarebbero sicuri anche in caso di pareggio. Quello che è invece tutt'altro che certo è il futuro di Carlo Ancelotti, che in conferenza lascia aperti tanti spiragli per la sua panchina. LA VALIGIA PRONTA - La vera priorità dell'allenatore emiliano è però innanzitutto evitare brutte sorprese. "Vivo questa vigilia con la consapevolezza che potremmo essere vicini a trovare un risultato importante per la squadra. La stessa la cosa la pensa anche il presidente, col quale mi sento tutti i giorni". I rapporti cordiali con Aurelio De Laurentiis tuttavia non bastano a blindare l'attuale tecnico, messo in discussione innanzitutto da se stesso. "Il mio pensiero adesso va solo alla partita: ci sono da scegliere la formazione giusta e la strategia migliore per tornare a essere quel Napoli che, soprattutto in Champions, giocava così bene. Poi - continua Ancelotti - dopo il triplice fischio tirerò le somme proprio come fatto dopo Udine, sperando che intanto siano arrivate quelle buone sensazioni che ultimamente latitano". La stagione degli azzurri finora sta correndo su binari paralleli tra campionato e Europa: una dicotomia che rende difficile l'analisi complessiva della situazione. "Le buone prestazioni in ambito internazionale non possono essere sufficienti a dimenticare le amarezze della Serie A: nemmeno la qualificazione agli ottavi può bastare, ma intanto ci darebbe tanti stimoli". Con la speranza di tutti che questi stimoli non debbano arrivare da un clamoroso cambio in panchina che il diretto interessato non esclude. "Per chi fa questo mestiere la valigia è sempre pronta: so come funziona e non ho paura che la società possa esonerarmi o io dimettermi. Qualsiasi decisione sarà vincolata al realizzarsi di determinate condizioni, ma in questo momento penso solo alla squadra: questo periodo negativo sta durando da troppo - ammette Ancelotti - e io non posso far finta di niente". LA CARICA DI MERET - Una delle poche note positive di questa travagliata prima parte di stagione risponde al nome di Alex Meret, che cerca di spronare i suoi compagni a uscire da questo momento no. "C'è voglia di ripartire e di vincere come non accade da tempo: domani dipende solo da noi e abbiamo la giusta concentrazione per farcela. Innanzitutto dovremo mantenere i ritmi alti durante tutta la gara, cosa che comunque in Champions abbiamo fatto spesso".