Napoli-Fiorentina 2-3, clamoroso tonfo interno degli azzurri

Vittoria viola grazie a Gonzalez, Ikoné e Cabral. Per i partenopei a segno Mertens e Osimhen

Arthur Cabral (Ansa)

Arthur Cabral (Ansa)

Napoli, 10 aprile 2022 - Ancora una volta sulla strada delle ambizioni del Napoli si staglia lo scoglio Fiorentina: a gennaio i viola eliminarono gli azzurri dalla Coppa Italia e oggi espugnano ancora il Maradona grazie a un tris firmato Gonzalez-Ikoné-Cabral. Più di nervi che di testa la reazione dei partenopei, a loro volta a segno con Mertens e Osimhen: due guizzi che non bastano per raddrizzare una partita che rischia di complicare di molto il sogno scudetto. Specialmente se, dopo l'Inter, anche il Milan riuscisse a vincere in questa giornata da molti indicata come cruciale nella bagarre verso il titolo.  

Primo tempo

  Il Napoli parte forte e all'8' sfiora la rete con Osimhen, che incorna a lato di un soffio: poco dopo ci prova Insigne, che prova a beffare Terracciano, leggermente fuori dai pali, con un pallonetto alto di non molto. Al 14' l'assedio azzurro porta i suoi frutti, ma il gol firmato da Osimhen su suggerimento di Zielinski viene annullato per fuorigioco. La Fiorentina soffre ma al 17' prova a mettere la testa fuori dal guscio: il tentativo di Biraghi è in effetti insidioso, con Ospina costretto a rifugiarsi in angolo. In realtà si tratta delle prove generali della rete viola, che arriva al 29', quando Gonzalez col mancino manda all'incrocio il rinvio corto di Rrahmani su cross di Biraghi. La reazione degli azzurri è tutta nella botta violenta ma imprecisa scagliata da Mario Rui al 34'.

 

Secondo tempo

 

 

  Spalletti decide di cambiare qualcosa ed è una mossa che paga: fuori Fabian Ruiz e dentro Mertens, che ripaga la scelta al 58' mandando nell'angolino di prima l'assist di Osimhen a chiusura di una bella ripartenza. Il colpo dell'1-1 rianima il Maradona, che si ammutolisce ancora al 66', quando l'altro volto nuovo Ikoné (fuori Saponara) con un destro chirurgico capitalizza al meglio il suggerimento di Gonzalez e il precedente errore in uscita di Mario Rui. Il Napoli prova a rialzare la testa con Lozano, subentrato a Politano e sembra riuscirci, ma la bandierina del fuorigioco vanifica tutto. E' invece regolare la prodezza con cui al 72' Cabral cala il tris: un tiro a giro perfetto dopo aver eluso la lenta marcatura di Lobotka. Gli azzurri continuano a caricare a testa bassa con Insigne (destro largo di non molto) e Mertens (incornata fuori misura) ma per riaprire la gara bisogna aspettare l'84', quando Osimhen scaraventa in porta di potenza il suggerimento di Mario Rui. Ancora una volta l'illusione del Maradona dura poco: anzi, in realtà l'unico brivido che arriva in pieno recupero è quello causato dal grande ex Callejon, che trova solo l'esterno della rete. Poco male per la sua Fiorentina, sempre più in corsa per l'Europa: malissimo per il Napoli, che incappa nell'ennesimo passo falso in ottica scudetto.

Genoa-Lazio 1-4: super tripletta di Immobile