Napoli, la panchina è una miniera: i subentrati risolvono la pratica Empoli

Lozano e Zielinski entrano e decidono una gara complicata che proietta gli azzurri sempre più in vetta

I festeggiamenti per Zielinski (Ansa)

I festeggiamenti per Zielinski (Ansa)

Napoli, 9 novembre 2022 - Forse è un po' presto per giocare a Tombola, ma il Napoli ha già pronto un bel terno: 8, come i punti di vantaggio sul Milan, 9 come i gol siglati da chi subentra dalla panchina e 10 come le vittorie di fila in campionato. Non è però ancora tempo di incassare il premio: anche perché, strada facendo, l'impressione è che è più probabile che questi numeri da sogno vadano a migliorare che il contrario.

Panchina d'oro

E' ormai da settimane che si sente la litania di chi aspetta al varco gli azzurri, attesi a detta di molti da sfide sempre più complicate e quindi buone per frenare la propria corsa. Teoricamente, se si prova a non guardare solo ai risultati, in parte è successo: di recente la capolista è di fatto meno brillante fisicamente e tecnicamente, con l'assenza del furetto Kvaratskhelia che ha giocoforza semplificato la vita alle difese avversarie. Succede così che per risolvere l'annoso rebus Empoli, dopo un primo tempo di dominio abbastanza sterile, serva la cosiddetta giocata sporca, quella che in questo caso è anche destinata a far discutere: perché, nel contatto Marin-Osimhen, c'è l'essenza di quelle situazioni arbitrali che dividono qualunque decisione venga presa dal fischietto di turno e che, a parti inverse, sarebbero indigeste. Fatto sta che sul dischetto non va il capocannoniere del campionato ma Lozano, che segna (col il brivido) scoperchiando una gara poi chiusa da due dei tanti ex in campo: Luperto si becca due gialli e va fuori e Zielinski entra e realizza il gol che fa calare il sipario sul Maradona, oltre a migliorare le statistiche complessive del Napoli. Con il polacco salgono infatti a 9 le reti nate dalla una panchina che è sempre di più una miniera d'oro.

2022 da sogno

Insomma, parlare di titolari e riserve nelle gerarchie di Luciano Spalletti diventa complicato e non solo per il numero di sostituzioni concesse dal nuovo ragolamento: per il tecnico esistono davvero due squadre che all'occorrenza si intersecano per garantire la massima resa (e a volte anche con il minimo sforzo). La ricetta funziona alla perfezione e forse neanche dall'inizio di questo campionato stellare: la favola a forti tinte azzurre è cominciata di fatto all'alba di un 2022 da sogno che tra pochi giorni vivrà le sue ultime battute prima di lasciare spazio ai Mondiali. E poi? Un tempo si parlava delle condizioni generali alla ripresa del campionato come l'unica incognita per il Napoli, ma con un vantaggio così ampio sulle rivali tutto comincia a fare meno paura.

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