Mercoledì 24 Aprile 2024

Napoli, col Crotone segnali agrodolci in vista della Juventus

Il quarto successo di fila da un lato, una fase difensiva disastrosa dall'altro: la marcia di avvicinamento degli azzurri al recupero con i bianconeri è a luci ed ombre

Napoli-Crotone, l'esultanza di Giovanni Di Lorenzo (Ansa)

Napoli-Crotone, l'esultanza di Giovanni Di Lorenzo (Ansa)

Napoli, 4 aprile 2021 - Nell'uovo di Pasqua del Napoli è arrivata la tanto attesa quarta vittoria consecutiva che fa punti e morale in ottica rincorsa Champions ma, con essa, si sono palesate anche quelle sbavature difensive che sembravano appartenere al passato: il Crotone ha fatto suonare 3 campanelli d'allarme che pesano in vista della Juventus.

Una rinascita nata dall'infermeria

Non che i bianconeri se la passino meglio, verrebbe da dire, ma si sa che negli scontri diretti i valori vengono spesso azzerati e, con essi, pure le difficoltà. Intanto il successo stentato sul fanalino di coda della classifica ha fruttato agli azzurri l'aggancio proprio alla Vecchia Signora a quota 56 punti, oltre al -4 dal Milan, fermato in casa dalla Sampdoria: insomma, uno scenario tanto roseo oggi quanto impossibile da prevedere fino a pochi mesi fa, quando i partenopei sembravano poter aspirare al massimo a un posto in zona Europa League. Nel frattempo è cambiato un po' il mondo all'ombra del Vesuvio, a cominciare dalla fine dell'emergenza infortuni: metà dei marcatori di ieri (Osimhen e Mertens) appartiene al drappello dei giocatori che hanno trascorso più tempo in infermeria che in campo. L'altra metà (Insigne e Di Lorenzo) rappresenta invece la fazione opposta: quella del nocciolo duro che ha resistito alle ostilità, portando sempre - con alterni risultati - la bandiera azzurra in giro per l'Italia. Poi c'è la terza componente del pianeta Napoli, quella che spiega come mai una squadra che a inizio stagione per molti avrebbe lottato per lo scudetto in realtà ha dovuto ripiegare su obiettivi meno nobili. Gli infortuni, certo, ma anche una difesa che continua a non convincere, specialmente quando Koulibaly non c'è.

Gli assenti ingiustificati

Tra Manolas e Maksimovic ieri al Maradona s'è consumato un vero e proprio festival dell'orrore che ha permesso a Simy (due volte) e Messias di credere nel colpaccio. La buona notizia è che il senegalese, scontato il turno di squalifica, sarà regolarmente in campo contro la Juventus: la cattiva è che da fermare, con tutto il rispetto per gli attaccanti del Crotone, ci saranno giocatori di ben altra caratura, seppur non nel proprio momento di maggiore splendore. Oltre a Koulibaly a Torino dovrebbero rientrare anche Ospina e soprattutto Demme, che rileverà un Bakayoko ancora deludente: la forza fisica c'è, ma il resto, a cominciare dalla testa? Il mediano francese, così come l'altro partente Maksimovic, forse si sente già altrove: un errore imperdonabile nella fase cruciale della stagione.

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