Napoli, la dura lezione della serataccia di Coppa Italia

Gli azzurri salutano già un obiettivo stagionale e lo fanno raccogliendo un pesantissimo monito anche per il campionato

Napoli-Cremonese, Anguissa infortunato (Ansa)

Napoli-Cremonese, Anguissa infortunato (Ansa)

Napoli, 18 gennaio 2023 - Chi sognava il 'triplete' per un Napoli quasi imbattibile nella prima parte della stagione deve già abbandonare il proprio proposito: 'colpa' della Cremonese, che a sorpresa elimina gli azzurri dalla Coppa Italia lanciando dei pesanti moniti in vista dell'imminente nuova fase del campionato.

La lezione

  Il primo riguarda proprio le squadre di medio-bassa classifica: bassissima, se si considera che ieri al Maradona si sfidavano la prima e l'ultima di Serie A. Ecco, nel girone di ritorno notoriamente anche le formazioni sulla carta più in difficoltà trovano delle risorse in più dettate dalla disperazione della propria condizione. Tradotto in soldoni: anche un Napoli che finora, al netto della Salernitana ancora da sfidare nel primo round, ha domato quasi tutte dovrà prestare attenzione a quelle squadre teoricamente abbordabili. Come abbordabile ieri in effetti era la Cremonese, che non a caso era stata rimontata nel giro di 3' e senza faticare particolarmente: a Pickel avevano risposto Juan Jesus e Simeone per una pratica riaperta clamorosamente quasi allo scadere da Afena-Gyan, curiosamente anche il giustiziere dal dischetto dopo che dell'intero lotto dei tiratori l'unico a sbagliare era stato Lobotka. Luciano Spalletti viene così tradito più dai titolarissimi subentrati in corso d'opera forse senza il giusto piglio che dal Napoli 2.0, schierato in toto ad esclusione dell'ormai partente Sirigu (per lui si profila il passaggio alla Fiorentina, con Gollini in  procinto di compiere la tratta opposta).

A rischio anche la Champions?

  Il tutto accade nella stagione in cui viene meno anche il presunto alibi della scarsa importanza data dalla squadra alla tanto bistrattata - ma poi, in caso di vittoria, strafesteggiata - Coppa Italia. Con 9 punti di vantaggio in campionato infatti il Napoli si è messo (meritatamente) nella posizione di poter ragionare con tranquillità su ogni fronte ma, almeno per quanto riguarda la competizione appena salutata, non è andata proprio così. Che lo stesso destino tocchi più avanti alla Champions League? Si tratterebbe di un altro errore madornale, specialmente qualora tra poco più di un mese la classifica sorridesse ancora agli azzurri, che già in passato hanno pagato a lungo termine il deficit sul piano della personalità e della mentalità vincente. A tutto ciò va poi aggiunto lo spauracchio degli ormai proverbiali crolli primaverili delle squadre di uno Spalletti chiamato ora a dare subito un messaggio al suo Napoli: sia nella versione 1.0 sia 2.0.

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