Napoli, completata l'operazione rimonta in Europa League

Gli azzurri battono ancora il Legia e ora guidano il Gruppo C nel segno del turnover razionale di Spalletti

Piotr Zielinski in Legia-Napoli (Ansa)

Piotr Zielinski in Legia-Napoli (Ansa)

Napoli, 5 novembre 2021 - Missione compiuta: complice il pareggio tra Leicester e Spartak Mosca, grazie al poker rifilato a domicilio al Legia Varsavia il Napoli si porta al comando in solitaria del Gruppo C di Europa League e lo fa nonostante le tante assenze con cui ha dovuto fare i conti Luciano Spalletti.

Conferme continentali

  Se mai ce ne fosse stato ancora bisogno, le risposte più grandi in terra polacca le ha fornite proprio il tecnico toscano. Per il ciclo: sì al turnover, no al gettare alle ortiche la possibilità di recitare un ruolo da protagonista in una competizione troppo spesso bistrattata (non solo all'ombra del Vesuvio). Se finora in campionato si sprecano i paragoni con la marcia intrapresa da Maurizio Sarri nella stagione in cui lo scudetto fu davvero sfiorato, in ambito continentale tra i due allenatori si sta scavando un fosso molto profondo. Anzi, lo sta scavando proprio Spalletti, che a più riprese ha confermato di tenerci tanto all'Europa League. 'Radio Varsavia, l'ultimo appello è da dimenticare': così cantava Franco Battiato e così 'canta' il tecnico toscano, che dopo la netta vittoria messa a referto nella capitale polacca forse non dovrà più ripetere quanto il Napoli, il suo Napoli, abbia voglia di giocarsi il tutto per tutto su ogni tavolo. E con ogni fiche possibile. Un esempio: non c'è lo specialista dei rigori (in realtà a giorni alterni) Insigne e sul dischetto si presentano con profitto Zielinski e Mertens, con quest'ultimo che addirittura, per suggellare il proprio ritorno al gol dopo un lunghissimo calvario, si toglie lo sfizio di effettuare un 'cucchiaio'. Il resto lo fanno Lozano e un ritrovato Ounas: così, giusto per smentire coloro che ancora sostengono che il Napoli abbia problemi di profondità nella rosa.

Sale Juan Jesus

  Certo, ovviare alle assenze di chi a gennaio partirà per la Coppa d'Africa, praticamente l'intera spina dorsale della squadra, sarà un'altra storia rispetto a battere un Legia Varsavia che in campionato è in caduta libera. Proprio su questa competizione si fionderanno ora gli azzurri e lo faranno forti di nuove consapevolezze. La più importante in vista dell'imminente partita contro il Verona: l'affidabilità di Juan Jesus, chiamato insieme a Rrahmani a sostenere l'esame Simeone senza il parafulmine Koulibaly e l'ormai desaparecido Manolas. L'obiettivo? Vincere ancora e magari sperare che il Milan non faccia lo stesso contro l'Inter, diventando così la capolista solitaria del torneo: proprio come successo ieri in Europa League.

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