Giovedì 25 Aprile 2024

Napoli, due ipotesi per il futuro in Champions League

Dal ritorno contro il Barcellona da disputare il 18 luglio alla sospensione del torneo: in questo caso De Laurentiis punta alla qualificazione d'ufficio a quello seguente

Napoli-Barcellona (Ansa)

Napoli-Barcellona (Ansa)

Napoli, 26 marzo 2020 - Non solo il futuro della Serie A e della Coppa Italia: anche le competizioni continentali sono rimaste in sospeso a causa della dilagante emergenza sanitaria. Su tutte quella Champions League che riguarda molto da vicino il Napoli, che attendere di sapere quando potrà disputare il match di ritorno contro il Barcellona.

Ripresa il 18 luglio?

Naturalmente è presto per fare qualsiasi ipotesi, specialmente adesso che l'infezione da COVID-19 sta cominciando ad affliggere pesantemente la Spagna ma, forse anche solo per lanciare un messaggio ottimistico, spunta una data simbolica e anomala: il secondo round degli ottavi di Champions potrebbe essere giocato il 18 luglio, ovvero 4 mesi esatti dopo l'appuntamento originale e nel periodo riservato di solito alla preparazione estiva in ritiro. Si tratta di uno scenario molto traballante soprattutto perché ad oggi non esistono garanzie sull'effettiva possibilità di viaggiare da uno stato all'altro in un futuro che solo all'apparenza sembra lontano. Insomma, tutto il mondo del pallone tifa per Barcellona-Napoli, perché il regolare svolgimento di questa partita significherebbe che due tra le nazioni più colpite dal Coronavirus sarebbero fuori dal tunnel. Nella malaugurata ipotesi che ciò non avvenga, esiste anche un risvolto politico: cosa ne sarebbe di Champions ed Europa League? La UEFA, si sa, ha in ogni caso dato la precedenza ai campionati interni ma, in simbiosi con l'ECA (Associazione Club Europei), sta cercando di salvare anche le competizioni continentali. L'impressione è che prima della seconda metà di luglio il pallone a stelle non torni a rotolare e, qualora lo facesse, si assisterebbe a due mini tornei da chiudersi possibilmente nell'arco di una decina di giorni. Tuttavia, esiste anche la possibilità che la ripresa non avvenga, causando una raffica di conseguenze che toccherebbe da vicino pure il Napoli.

Il piano B

La prima, la più importante: qualora la Champions League fosse definitivamente sospesa, gli azzurri potrebbero chiedere di essere ammessi alla prossima edizione nonostante la classifica deficitaria in campionato. Il punto sul quale Aurelio De Laurentiis farebbe leva è che la sua squadra è ancora in lotta sia per i quarti sia per eventualmente addirittura vincere il torneo e quindi guadagnarsi il pass per l'edizione seguente: un piano B a cui ovviamente nessuno spera di ricorrere, perché mai come adesso veder rotolare di nuovo la palla sarebbe un ottimo segnale.