Venerdì 19 Aprile 2024

Napoli-Carpi, le mosse di Ancelotti. Cosa ha funzionato e cosa no

L'amichevole contro gli emiliani ha offerto ad Ancelotti nuove soluzioni tattiche ma anche qualche punto su cui riflettere, come il pacchetto registi e troppi rischi in difesa

Allan in azione contro il Carpi

Allan in azione contro il Carpi

Napoli, 23 luglio 2018 - Il pokerissimo di ieri al Carpi dà ulteriori idee del Napoli che sarà sotto la guida di Carlo Ancelotti. E di sorprese il tecnico di Reggiolo ne sta già riservando parecchie. ALLAN BASSO A DESTRA - Premesso che ovviamente alla formazione azzurra, a causa delle vacanze post Mondiale, mancano ancora alcune pedine e quindi non tutto quanto provato nelle amichevoli di Dimaro corrisponderà necessariamente alla realtà, ma analizziamo le prime novità tattiche del Napoli del prossimo futuro. Quella più lampante è un'autentica rivoluzione rispetto all'era Sarri: se sotto la gestione dell'attuale allenatore del Chelsea i lanci lunghi erano stati quasi banditi, ieri sera contro il Carpi sono stati uno dei piatti forti del menù, a testimonianza di una rottura quasi totale con il recente passato azzurro. Via il fraseggio veloce negli spazi stretti e largo a un gioco più compassato e forse meno spettacolare ma altrettanto più semplice: esterni più vicini e centrocampisti intenti a innescare in profondità i terzini. A proposito: a un certo punto del match sulla corsia bassa di destra è spuntata anche la sagoma di Allan, che tra l'altro si è ben disimpegnato sia in fase di copertura che di spinta (ma su quest'ultimo punto di dubbi ce n'erano pochi). QUALCHE BRIVIDO DI TROPPO - Poi è toccato a Lorenzo Insigne provare un nuovo ruolo, per la verità non proprio inedito, perché subito dopo il primo infortunio accorso ad Arkadiusz Milik l'idea di trasformare il Magnifico in falso 9 - esperimento poi perfettamente riuscito grazie a Mertens - era balenata già nella testa di Maurizio Sarri. Ieri sera intanto Insigne grazie ai suoi movimenti ha ubriacato e stanato la difesa avversaria, confermando poi ancora un'ottima intesa con José Callejon nonostante la nuova veste tattica del Napoli. Alla faccia di chi sentiva puzza di una cessione dello spagnolo. Non tutto contro il Carpi però ha funzionato a dovere: qualche perplessità la lascia il pacchetto di registi formato da Diawara e Hamsik, con il guineano piuttosto timido in fase propositiva e decisamente più convincente in ripiegamento difensivo (come facilmente immaginabile) e lo slovacco ancora incerto. Poi c'è un dato allarmante che riguarda il reparto arretrato, che nelle poche folate offensive del Carpi si è trovato spesso in parità numerica con gli avanti emiliani a causa di un'eccessiva presenza di uomini azzurri nella metà campo avversaria, con il rischio che al minimo errore la difesa è scoperta.