Martedì 23 Aprile 2024

Napoli, solo la sosta frena una marcia trionfale da record

Per gli azzurri 13 vittorie in 15 giornate di campionato: solo la Juventus, poi scudettata, aveva raccolto tanto

Napoli-Udinese, Victor Osimhen in azione (Ansa)

Napoli-Udinese, Victor Osimhen in azione (Ansa)

 

Napoli, 13 novembre 2022 - Adesso è solo una questione di numeri: il Napoli fa il suo, battendo l'Udinese e inanellando così l'undicesima vittoria di fila in campionato e adesso assisterà da spettatore al resto dell'ultima giornata di Serie A del 2022. Con una certezza: il rientro in campo a gennaio da capolista con almeno 8 punti di vantaggio sulle altre.

Primato eguagliato

La grandezza degli azzurri sta nel trasformare numeri mastodontici in meri dettagli, perché l'impressione è che il tesoretto di margine conquistato sulle rivali e utile per eventuali momenti di magra sia destinato solo a lievitare nel tempo. Curiosamente proprio l'ultima gara dell'anno ben fotografa la situazione: anche il Napoli ha le sue amnesie, come appunto la coda del match contro i friulani, ma riesce comunque a scacciare qualsiasi fantasma con la forza del gioco e del carattere, due ingredienti fondamentali per stazionare con questa vigoria in cima alla classifica. Vigoria che può diventare pericolosa sicumera quando si spegne l'interruttore. Nestorovski e Samardzic provano a incunearsi in una delle rare crepe della prima parte di campionato degli azzurri ma il bottino messo precedentemente in carniere da Osimhen, Zielinski ed Elmas è tale da garantire un'altra vittoria, la 13esima in 15 giornate: un record eguagliato che, badando al precedente targato Juventus, fa rima con scudetto a fine stagione. Nessuno vuole però incappare negli errori passati, quando troppo presto (e senza neanche l'attuale margine sulle altre) all'ombra del Vesuvio si cantava vittoria: le scottature evidentemente bruciano ancora e così nel capoluogo campano, complice un 'pompiere' speciale, si prova a tenere a bada un entusiasmo stavolta più che legittimo.

La forza del collettivo

  Luciano Spalletti brandisce carota e bastone sottolineando però quanto paradossalmente la coda del match contro l'Udinese sia la vera fotografia della forza del Napoli, bravo a stordire e travolgere qualsiasi avversaria facendola apparire più debole di quanto in realtà sia. E per Napoli si intende davvero l'intero collettivo: da un Osimhen sempre più micidiale di testa, fondamentale troppo spesso trascurato nel capoluogo campano quando regnavano i 'piccoletti', a un Elmas capace di non far rimpiangere Kvaratskhelia a suon di gol, assist e giocate di qualità. Senza dimenticare tutti gli altri protagonisti di un 2022 da favola che in realtà ha solo posto le basi per ciò che potrà accadere a metà 2023: nel mezzo un lasso temporale lunghissimo che però fa sempre meno paura.

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