Giovedì 25 Aprile 2024

Napoli: l'attacco è in crisi, la difesa brilla

Il match col Torino conferma due trend del campionato degli azzurri: il terzo 0-0 del 2019 e la quarta gara di fila senza subire reti

Napoli-Torino, i rimpianti di Insigne

Napoli-Torino, i rimpianti di Insigne

Napoli, 18 febbraio 2019 - Se l'anemia offensiva perdura anche contro una delle vittime preferite del Napoli, ovvero quel Torino che nelle 7 sfide precedenti quella di ieri sera aveva incassato una media di oltre 3 gol a partita, allora significa che il problema c'è e comincia a preoccupare pure Carlo Ancelotti. RECORD EUROPEO - Lo stesso tecnico emiliano sa che se una situazione si ripete con regolarità non può più essere ascritta solo alla malasorte, nonostante i 18 legni stagionali colpiti dai suoi: un triste primato nei 5 maggiori campionati europei che nelle ultime annate era toccato alla Roma. Se la mannaia della sfortuna si è spostata di 200 chilometri, quello che non si è mosso è il dato delle reti realizzate dal Napoli: erano 42 sia prima di ieri che della trasferta di Firenze. Insomma, due pareggi a reti bianche che evidenziano i due paradossi che sta vivendo la squadra di Ancelotti: da un lato gli azzurri hanno serie difficoltà offensive, dall'altra hanno dato un giro di vite alla difesa, che per la quarta partita consecutiva in campionato non subisce gol come non accadeva da 4 anni. La coperta è corta o semplicemente le avversarie hanno ormai studiato bene i movimenti dell'attacco? C'è poi una terza ipotesi che sta un po' nel mezzo: qualche protagonista ha perso il mordente dei tempi d'oro (Dries Mertens), qualcuno, nonostante una media gol da urlo, non ha mai avuto il killer instinct (Arkadiusz Milik) e un altro ancora, per sua stessa ammissione, sta attraversando una flessione (Lorenzo Insigne). Poi ci sono le cosiddette seconde linee come Adam Ounas e Simone Verdi che faticano a decollare per mettere in crisi le rotazioni di un Ancelotti che stavolta no, non vuol sentire parlare di sfortuna. TERZO 0-0 - Tolto il palo di Insigne, il tecnico emiliano nel dopopartita ha sottolineato come almeno 3 delle 26 conclusioni confezionate contro il Torino dovessero essere trasformate in gol. Non solo: l'allenatore di Reggiolo individua le cause di tale imprecisione in un pressappochismo che sembra colpire l'attacco azzurro, un tempo noto per un cannibalismo quasi proverbiale. Forse proprio alla luce dei fasti d'oro, gli avanti del Napoli è come se siano inconsciamente convinti che tanto, prima o poi la rete arriverà. Invece il nuovo anno, con ben 3 risultati con gli occhiali in 5 match disputati in campionato, sta sbattendo con forza la verità in faccia ai campani: qualcosa in attacco deve cambiare, anche perché l'Inter, ora a -7, non è lontanissima.