Sabato 20 Aprile 2024

Napoli, bilancio di fine 2020. I top e i flop

Dal successo in Coppa Italia, con Insigne sempre più leader, al flop della difesa: l'anno che sta per chiudersi all'ombra del Vesuvio sarà comunque ricordato per la morte di Maradona

Lorenzo Insigne festeggia il successo in Coppa Italia (Ansa)

Lorenzo Insigne festeggia il successo in Coppa Italia (Ansa)

Napoli, 31 dicembre 2020 - E' difficile tracciare un bilancio di un anno che a causa dei motivi ben noti a tutti ha vissuto di tanti momenti diametralmente opposti: questo mood si è inevitabilmente proiettato anche sul mondo del calcio e in particolare sul pianeta Napoli, che ricorderà questo 2020 con alterne emozioni.

I top

Dal successo in Coppa Italia alla morte di Diego Armando Maradona: in mezzo a questi due picchi ci sono le vicende del campo, quelle che hanno consegnato ad Aurelio De Laurentiis notizie buone e altre decisamente meno positive. Partendo dalle prime, il pensiero non può che andare a Gennaro Gattuso, che in pochi mesi ha sistemato una macchina rotta trasformandola non (ancora?) in una fuoriserie ma sicuramente in una vettura competitiva per quelli che sono stati indicati come i traguardi minimi: su tutti, il famoso posto al sole nel gotha della Champions League. Se l'allenatore non ha deluso, dimostrandosi anche una persona fuori dal comune nonostante un contorno extracalcistico drammatico a livello personale, si può tranquillamente dire che anche il capitano ha superato l'esame 2020: alzi la mano chi avrà ancora il coraggio di criticare Lorenzo Insigne alla prima giocata sbagliata dopo tutti i numeri di alta scuola che l'hanno finalmente fatto assurgere a leader carismatico e tecnico della squadra dopo tante critiche spesso immeritate. Decisamente positiva l'annata generale degli esterni, con Matteo Politano e soprattutto Hirving Lozano che sono stati bravi a scrollarsi di dosso qualche scetticismo: certo, il processo di crescita è ancora in corso, ma entrambi sembrano aver imboccato la strada giusta per consacrarsi all'ombra del Vesuvio.

I flop

Non si può dire lo stesso di Alex Meret, scivolato lentamente nelle gerarchie di Gattuso fino a essere quasi completamente soppiantato da David Ospina: De Laurentiis continua a tifare per il suo giovane pupillo, ma di questo passo anche lui dovrà arrendersi all'evidenza di un flop che riguarda l'intera difesa. Kalidou Koulibaly è il cugino dello stopper implacabile di qualche stagione fa e Kostas Manolas proprio non riesce a decollare nelle vesti di trascinatore del reparto: senza dimenticare il desaparecido Amir Rrahmani e l'eterna riserva Nikola Maksimovic, che però ha il merito di aver ricoperto un ruolo importante nella cavalcata vincente del Napoli in Coppa Italia. Sembra trascorsa un'eternità da quel giugno 2020 e forse un po' è così visto l'anno atipico vissuto dal calcio e dal mondo in generale.

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