Martedì 23 Aprile 2024

Napoli, sanzioni e rinnovi: la ricetta di De Laurentiis per uscire dal caos

Da Los Angeles il patron prova a scuotere uno spogliatoio che sarà punito ma da cui, nello stesso tempo, i big non partiranno a gennaio

Aurelio De Laurentiis (LaPresse)

Aurelio De Laurentiis (LaPresse)

Napoli, 15 novembre 2019 - Da un lato la voglia di punire i responsabili dell'ammutinamento della scorsa settimana, dall'altro il desiderio di ridare serenità all'ambiente: Aurelio De Laurentiis al momento è attualmente diviso tra due fuochi, con in testa solo il bene del suo Napoli. SI PENSA AL DANNO D'IMMAGINE - Carota e bastone: così il patron sta provando da Los Angeles a riprendere in mano le redini di una squadra che necessita di diversi aggiustamenti. A quelli del campo penserà Carlo Ancelotti, confermato almeno fino alla trasferta di Liverpool, mentre delle beghe legali se ne sta occupando proprio il numero uno. Il pensiero corre subito agli imminenti provvedimenti disciplinari, da emettere entro il 25 novembre: in quella data a ogni elemento della rosa arriverà la contestazione di quanto accaduto, che sarà argomento di discussione entro 5 giorni, con tanto di memorie difensive dei giocatori. Oltre al primo provvedimento economico, che potrà variare tra la trattenuta del 5% sul lordo e una multa compresa tra il 5% e il 25% di una mensilità, De Laurentiis pensa anche ad altro: il Napoli mediaticamente è uscito con le ossa rotte dalla vicenda e così il patron medita di impugnare i contratti per annullare gli introiti sui diritti d'immagine per questa stagione. Qualora arrivasse la risoluzione per inadempienza, a soffrire le maggiori conseguenze sarebbero i pilastri dello spogliatoio, nonché fomentatori della "rivolta". Tra essi ci sono determinati elementi che nei prossimi mesi potrebbero addirittura emigrare altrove per ragioni punitive o semplicemente perché di rinnovo non se ne parla. In tal senso arriva la mano tesa di ADL, che rinvia all'estate ogni cessione e soprattutto riapre i discorsi per aggiustare le situazioni contrattuali più spinose. PAUSA DI RIFLESSIONE - Due nomi su tutti: Dries Mertens e José Maria Callejon, entrambi in scadenza nel 2020. Lo spagnolo attualmente guadagna 3,5 milioni, la stessa cifra offerta in estate dal patron per prolungare il sodalizio. Mentre l'ex Real Madrid ha preso tempo, ammiccando non poco alle sirene cinesi, il belga continua a sognare la permanenza a Napoli, magari con il ritocco verso l'alto dell'ingaggio fino a 5 milioni: pure in questo caso De Laurentiis ha messo sul piatto una somma che si avvicina all'attuale stipendio di 4 milioni. Nulla di nuovo quindi, se non che la società riflette su due giocatori che sono ancora dei pilastri dello spogliatoio. Come ha testimoniato anche il noto ammutinamento.