Napoli, la campagna abbonamenti è un flop

Nonostante i proclami, gli sconti e i lavori di ammodernamento del San Paolo, sono appena 8500 le tessere staccate finora dai tifosi azzurri

I tifosi al San Paolo

I tifosi al San Paolo

Napoli, 17 agosto 2019 - La nuova linea varata da Aurelio De Laurentiis, unita ai tanti nomi di lusso circolati finora nella lunga estate del calciomercato, facevano presagire un successo decisamente maggiore della campagna abbonamenti valida per la stagione 2019/2020 che invece, nonostante qualche timido miglioramento, si conferma il tallone d'Achille del Napoli. I DATI - Al momento sono circa 8500 i tagliandi staccati dai tifosi azzurri, un dato che si attesta come il terz'ultimo in Serie A, con alle spalle solo Atalanta e Spal. Non si tratta di una delusione isolata, ma ormai di una sorta di triste consuetudine all'ombra del Vesuvio che neanche i robusti sconti decisi dalla dirigenza partenopea hanno limitato. Non solo: oltre al calo del 30% dei prezzi stabilito da De Laurentiis, il San Paolo si presenterà all'annata alle porte con una veste rinnovata che non ha sedotto i sostenitori, che continuano a tenere un'altra linea di condotta in un certo senso più fatalista e a breve termine. Insomma, tolto il fedele zoccolo duro, si decide di volta in volta quando (e contro chi) andare allo stadio. Da qui quei paradossi ammirati di frequente a Fuorigrotta, con un'oscillazione spesso clamorosa dei dati del botteghino tra le cosiddette partite di cartello e quelle che invece vedono opposto il Napoli a formazioni meno blasonate. Certo, i numeri sono ancora parziali, ma risulta difficile immaginare un'inversione di tendenza netta negli ultimi giorni della campagna abbonamenti, che potrebbe subire un'accelerata forse solo nel caso in cui in Campania sbarcasse un colpo da novanta: James Rodriguez (ancor più di Mauro Icardi) sarebbe il jolly perfetto nelle mani di De Laurentiis per convincere anche i supporter più "selettivi". IL DERBY DI ADL - E dire che per quanto riguarda il Bari, altra società gestita dalla Filmauro e attualmente militante in Serie C, il dato delle tessere staccate si avvicina bruscamente a quello del Napoli, seconda forza dell'ultimo massimo campionato, nonché squadra candidata (almeno) a confermare questa posizione nel prossimo torneo. Un ulteriore smacco per il patron, che mai come quest'estate ha provato a ricucire lo strappo con la porzione più calda della tifoseria, che poi paradossalmente rappresenta anche quella più fedele nonostante le frequenti frizioni con i piani alti del club. Si tratta solo dell'ennesima contraddizione di una città che fa di questo ingrediente una costante. Non solo per quanto riguarda la questione sportiva.