Il padre di Kean: "Sto con Salvini. I migranti? Aiutiamoli a casa loro"

Il figlio Moise è talento di Juve e Nazionale. "Non ho la cittadinanza" ma "voglio bloccare l'immigrazione"

Moise Kean in gol contro al Finlandi (Ansa)

Moise Kean in gol contro al Finlandi (Ansa)

Roma, 26 marzo 2019 - Il leghista che non ti aspetti. Biorou Jean Kean, papà di Moise, talento della Juventus e della Nazionale, non ha dubbi: "A me piace la Lega e la politica di Salvini", dichiara a 'Un giorno da pecora' su Radio 1. Immigrato ivoriano, è promotore del motto "aiutiamoli a casa loro", tanto che confessa di essere alla ricerca di "un'associazione per bloccare l'immigrazione dalla partenza". Ma, a differenza del figlio, nato a Vercelli 19 anni fa, Kean senior non ha ancora la cittadinanza ("Ho fatto richiesta, sono qui da anni"). 

Sostenitore del leader 'sovranista' ma anche tifoso della Juve: "E' nel mio sangue,  io sono nero e il mio sangue e bianco", racconta ancora in radio. Il figlio, sabato in gol (il primo) con la maglia azzurra contro la Finlandia, invece da piccolo aveva un altro amore: l'Inter, "perché gli piaceva Oba Oba Martins". "Ora il suo giocatore preferito è Mario Balotelli, anche se io gli ho consigliato di non copiarlo in tutto e per tutto...".

Da bambino Moise giocava nel Toro ma "io l'ho mandato alla Signora". Eppure i rapporti con La Juventus non sono buoni: "Ho dei problemi con loro, non mi danno più biglietti per andare allo stadio". E dice perché: "Io e la mamma di Moise siamo separati - spiega - e lei, in passato, voleva portare il ragazzo in Inghilterra. La Juve mi chiamò per aiutarli a io gli dissi che lo avrei fatto restare in Italia ma in cambio avrei voluto due trattori. Loro mi dissero che non ci sarebbero stati problemi. E invece non me li hanno ancora dati, non mi danno più biglietti e non mi ricevono neanche più. Io vorrei entrambi".