Giovedì 18 Aprile 2024

Roma, Mkhitaryan: "Mi piacerebbe restare"

L'armeno parla del suo futuro in una lunga intervista: "Mi piacciono città e club. Ma ho un contratto con l'Arsenal, non dipende solo da me"

Mkhitaryan, l'esultanza dopo il gol segnato al Verona

Mkhitaryan, l'esultanza dopo il gol segnato al Verona

Roma, 8 giugno 2020- Henrikh Mkhitaryan vorrebbe continuare la sua esperienza alla Roma: è ciò che è emerso nel corso di una lunga intervista ai microfoni del programma Fútbol with Grant Wahl, durante il quale ha espresso la sua volontà di continuare l'esperienza in giallorosso e riassaporare il palcoscenico della Champions League, obiettivo dichiarato di Paulo Fonseca per questa stagione.

"Tutto è nelle nostre mani. Abbiamo la capacità e l’abilità di arrivare nei primi quattro"- ha dichiarato il giocatore armeno- "Sono solo 12 gare e dobbiamo fare più punti possibili. All’inizio della stagione era uno dei nostri obiettivi, oltre alla Coppa Italia e ad un buon piazzamento in Europa League. Credo che nel calcio 3 punti non siano tantissimi, tutto è possibile e faremo del nostro meglio.". Anche per quanto riguarda la permanenza alla Roma le idee sono abbastanza chiare, ma il suo futuro non dipende esclusivamente da lui: "Mi piacerebbe essere a Roma non solo l’anno prossimo, ma anche oltre. Ma ho un contratto con l’Arsenal e non dipende solo da me. I club devono mettersi d’accordo. Il mio compito è di impegnarmi e fare del mio meglio in allenamento e in campo. Il calcio cambia velocemente, devi essere sempre pronto".

Durante l'intervista poi Mkhitaryan ha parlato anche del suo approccio all'Italia, una nazione che ha saputo accoglierlo fin dal primo giorno: "Gli italiani sono amichevoli e ti aiutano in ogni modo ad ambientarti. La mentalità in Italia è quella di aiutarsi a vicenda, i giocatori si aiutano per vincere e giocare bene". A facilitare il suo inserimento con la Roma è stata anche la conoscenza dell'italiano, una lingua che già in passato aveva studiato: "È sempre stato un mio sogno imparare l’italiano. Dopo tre mesi ho avuto la prima intervista in italiano, e ho fatto del mio meglio per impararla perché è importante dentro e fuori dal campo. non so quanto starò qui, mi piace Roma come città e come club. Mi piacerebbe restare a lungo ma non dipende da me. Io faccio del mio meglio e cerco di imparare l’italiano. Il club e la filosofia dell’allenatore mi si addicono. Mi diverto e mi piace giocare a calcio".