Milan-Torino 2-0, Leao e Kessié rilanciano la corsa in vetta dei rossoneri

Gli uomini di Pioli archiviano la pratica nel primo tempo con il gol del portoghese e il rigore trasformato dall'ivoriano. Nella ripresa il Toro sale di colpi ma non trova la via del gol

Zlatan Ibrahimovic è tornato in campo contro il Torino (Ansa)

Zlatan Ibrahimovic è tornato in campo contro il Torino (Ansa)

Milano, 9 gennaio 2021 – Il Milan, nonostante la perdurante emergenza infortunati, non perde tempo e rialza immediatamente la testa dopo il ko patito contro la Juventus battendo 2-0 il Torino e allungando momentaneamente a +4 sull’Inter, impegnata domani nel big match contro la Roma. I rossoneri archiviano di fatto la pratica in un primo tempo dominato e chiuso già con il doppio vantaggio: a sbloccare la situazione ci ha pensato Leao, bravo al 25° a sfruttare una triangolazione che ha convolto anche Theo Hernandez e Diaz, autore dell’assist in profondità per il portoghese. Il fantasista spagnolo, non pago, ha poi avuto un ruolo chiave anche al 35° quando ha subito il fallo da Belotti che ha portato al rigore trasformato da Kessié. In chiusura di tempo è però arrivata la traversa su punizione di Rodriguez, primo segnale di ripresa dei granata che, grazie anche ai cambi e al passaggio al 4-2-3-1, nei secondi 45’ hanno cambiato passo. Il secondo tempo è iniziato qualche protesta ospite per un rigore prima assegnato per un contatto tra Tonali – poi uscito per la botta presa – e Verdi, e successivamente cancellato a seguito del controllo al VAR. I granata non si sono però persi d’animo e hanno continuato a spingere, ma alla fine non sono riusciti a riaprire i conti. Nella serata rossonera non soli sorrisi – figli anche dei ritorni in campo di Calhanoglu e soprattutto Ibrahimovic – ma anche un pizzico di rammarico per l’ammonizione a Leao, costretto così a saltare il Cagliari per squalifica, e di preoccupazioni per i problemi fisici accusati come detto da Tonali e da Brahim Diaz, uscito claudicante.

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I rossoneri: vantaggio Leao e raddopio su rigore di Kessié

Pioli riabbraccia a sorpresa Calhanoglu e Ibrahimovic, che però partono dalla panchina, e conferma le indiscrezioni di formazione della vigilia: Calabria torna infatti sulla fascia destra difensiva e Tonali in mediana, mentre Diaz, Castillejo e Hauge supportano Leao. Giampaolo invece risponde con un 3-5-2, facendo partire dal 1’ l’ex rossonero Rodriguez, preferendo Gojak a Linetty e scegliendo Verdi come partner d’attacco di Belotti. Il Milan prova subito a prendere in mano il comando delle operazioni sfruttando le fasce e alzando progressivamente i giri del proprio motore, ma deve attendere il 25° per raccogliere i frutti della sua trama e sbloccare la situazione alla prima, concreta occasione della serata: tutto nasce da una triangolazione tra Theo Hernandez, Diaz e Leao che con grande freddezza sfrutta l’assist dell’ex Real e trafigge Sirigu per l’1-0 rossonero. Lo spagnolo è protagonista anche dieci minuti più tardi quando si incunea in area e viene steso da Belotti: il VAR richiama Maresca che dopo aver rivisto le immagini assegna il rigore, trasformato al 35° da Kessié che spiazza Sirigu per il 2-0. Per vedere la prima, vera occasione granata bisogna invece attendere il 42°: a griffarla è l’ex Rodriguez che con una punizione magistrale colpisce la traversa graziando di fatto Donnarumma. Prima dell’intervallo c’è però spazio per un’altra ghiotta opportunità per i padroni di casa: in pieno recupero, infatti, sugli sviluppi di una ripartenza nata anche grazie ad un rimpallo che coinvolge anche l’arbitro Doveri, Kessié si ripresenta a tu per tu con Sirigu ma questa volta trova la sua buona opposizione.

Il Toro non trova la via del gol

 

 

Giampaolo prova allora a cambiare qualcosa, inserendo ad inizio ripresa Linetty per Gojak. I granata sembrano tornare in campo con il giusto piglio e al 49° arrivano ad un passo dalla conquista di un calcio di rigore: Verdi, in piena area, entra infatti in contatto con Tonali. Doveri di primo acchito non sembra avere dubbi e fischia il penalty che però annulla dopo aver ricontrollato l’azione al VAR. Sospiro di sollievo quindi per i rossoneri che però devono fare i conti con l’infortunio occorso nel frangente allo stesso Tonali, costretto a lasciare il campo a Diogo Dalot. Il Torino incassa la decisione avversa e continua a spingere mentre dall’altra parte si rivede un po’ a sorpresa Calhanoglu che prende il posto di un più che positivo Brahim Diaz, uscito dal campo claudicante. Il turco impegna pochissimo ad entrare in partita e al 62° serve Kessié che da ottima posizione non riesce a calciare efficacemente il pallone. Giampaolo, con le spalle al muro, prova allora il tutto per tutto gettando nella mischia anche Murru e Zaza: i cambi e il passaggio al 4-2-3-1 sortiscono almeno in parte gli effetti sperati perché il Toro prende coraggio e insiste, restando stabilmente sulla trequarti rossonera e rendendosi pericoloso con un paio di sortite sulle fasce e un buon colpo di testa di Belotti. Gli sforzi granata però non bastano neppure all’inizio dei 6’ di recupero quando Segre scalda i guanti di Donnarumma. Il Milan sussulta ma alla fine riesce a difendere il doppio vantaggio e a sorridere anche per il ritorno in campo dopo sette partite di Zlatan Ibrahimovic.

Tabellino

MILAN (4-2-3-1): G. Donnarumma; Calabria, Kjaer, Romagnoli, Hernandez; Tonali (9'st Dalot), Kessiè; Castillejo, Diaz (15'st Calhanoglu), Hauge (41'st Maldini); Leao (41'st Ibrahimovic). In panchina: Tatarusanu, A. Donnarumma, Kalulu, Musacchio, Conti, Duarte, Frigerio, Colombo. Allenatore: Pioli. 

TORINO (3-5-2): Sirigu; Izzo (19'st Zaza), Lyanco, Bremer; Singo, Lukic, Rincon (31'st Segre), Gojak (1'st Linetty), Rodriguez (19'st Murru); Verdi, Belotti (41'st Bonazzoli). In panchina: Milinkovic-Savic, Rosati, Buongiorno, Nkoulou, Vojvoda, Baselli, Ansaldi. Allenatore: Giampaolo. 

Arbitro: Maresca di Napoli. 

Reti: 25'pt Leao, 36'pt Kessiè (R). Note: serata fredda, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Pioli, Rincon, Diaz, Romagnoli, Tonali, Dalot, Leao, Calabria, Segre. Angoli: 7-5. Recupero: 3'; 6'. 

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