Giovedì 18 Aprile 2024

Milan, Suso dalla nazionale: "Milan e Spagna giocano in maniera simile"

Le parole della stella del Milan dal ritiro della Roja

Suso parla dal ritiro della nazionale spagnola

Suso parla dal ritiro della nazionale spagnola

Milano, 14 ottobre 2018 - Stella nel Milan e finalmente anche in nazionale. Suso dopo mesi di esclusione dal giro è stato convocato da Luis Enrique e ha anche giocato da titolare con la maglia della Spagna. Tempo di rivalsa per lui che a causa della forte competitività era spesso rimasto lontano dai radar della Roja, dove adesso vuole insediarsi con stabilità. Qui è un sogno, la Spagna è una delle migliori nazionali al mondo ed essere chiamati è un grande premio. Luis Enrique non mi ha dovuto dare spiegazioni: è una persona seria e diretta e io so cosa devo fare", ha raccontato ai giornali spagnoli oggi, con la speranza di poter giocare anche la partita con l'Inghilterra, che a differenza dell'ultimo impegno, non sarà un'amichevole ma una gara ufficiale di Nations League

"Mi piacerebbe giocare domani contro l'Inghilterra, fosse per me fare tutte le partite. Ho giocato a Cardiff contro il Galles e credo che l'allenatore sia contento, il livello è sempre alto. Chi mi conosce sa cosa posso o non posso fare, le mie qualità e i miei difetti. Credo che giovedì sera si sia visto quello che posso dare alla squadra. Notavo che stavo giocando bene. A me piace giocare, qui è più facile perché il pallone gira rapidamente, ti mettono sempre in buone condizioni, la pressione viene sempre fatta dentro. La traversa? E' stata una mia tipica giocata, cercavo il palo lontano ma ho visto che era un pelo alta".

Una sfida quella della nazionale che lo sprona a dare il meglio e a mettersi in gioco per dimostrare di essere già a quel livello altissimo. "So giocare a calcio e ogni passo imparo qualcosa. Si nota che sono spagnolo per come gioco e vivo il calcio, nelle cose che faccio. Ho il DNA della nazionale, sono cresciuto qui da bambino e so come si gioca qui. Cresci, migliori, ma questo non si perde mai".

E il suo stile di gioco non cambia nonostante indossi una maglia differente, forse frutto di sistemi e schemi che lo aiutano a dare il meglio. "Il gioco del Milan e della nazionale è abbastanza simile. Anche il Milan vuole tenere il possesso, parto dalla fascia per tagliare verso il centro. Gli stili si assomigliano molto".

E infine sul divertimento che prova nelle partite di Serie A si racconta così.  Mi diverto sempre a giocare a calcio, altrimenti farei altro. Il calcio italiano è molto tattico, esigente per i giocatori offensivi e per gli attaccanti è il posto più difficile, perché ogni settimana affronti difese ben organizzate, con squadre che sanno sempre cosa fare. Magari non sono i migliori tecnicamente e fisicamente, ma tatticamente lo sono. Ovunque vai impari qualcosa e in Italia ho appreso molte cose a livello tattico, e questo mi rende migliore".