Milan-Spezia 1-2, Gyasi gela i rossoneri allo scadere

Gli uomini di Pioli dominano il primo tempo e passano grazie al gol di Leao ma nella ripresa subiscono la rimonta dei liguri che vincono grazie ai gol di Agudelo e del ghanese al 95'

Gyasi (ANSA)

Gyasi (ANSA)

Milano, 17 gennaio 2022 – Lo Spezia centra un clamoroso colpo salvezza battendo 2-1 il Milan a SanSiro grazie a un gol di Gyasi in pieno recupero. Un ko che fa malissimo ai rossoneri che mancano così quello che sarebbe stato il sorpasso almeno momentaneo ai danni dell’Inter, fermato ieri sul pari dall'Atalanta. Il risultato maturato a San Siro ha, come detto, contorni clamorosi perché i rossoneri hanno dominato in lungo e in largo la prima metà di gara, divorandosi a più riprese un vantaggio (Theo Hernandez ha anche fallito un rigore) poi trovato in pieno recupero grazie al pallonetto di un Leao anche oggi incontenibile. Lo Spezia ha però avuto il merito di non alzare le mani dal manubrio e di prendere fiducia anche grazie al pari firmato da Agudelo al 64’.

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Nel finale, poi, i rossoneri sono tornati ad alzare i decibel del loro gioco arrivando a più riprese a un passo dal nuovo sorpasso trovato al 94’ da Messias e annullato dal precedente e frettoloso fischio di Serra che non ha erroneamente concesso il vantaggio sul fallo commesso ai danni di Rebic. Sinistro presagio di quanto poi si è materializzato pochi istanti più tardi, quando Gyasi, sugli sviluppi di una ripartenza favorita da un Milan sbilanciato in avanti, ha spinto in rete la palla per il definitivo 1-2 esterno. Agli uomini di Pioli, infuriati dopo il triplice fischio per il grave errore finale di Serra, resta così il rammarico di aver gettato al vento una ghiottissima occasione e aver lasciato per strada tre punti che potrebbero essere molto pesanti in chiave scudetto.

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Le scelte di Pioli e Thiago Motta

Scelte quasi obbligate soprattutto in difesa per Pioli che opta per il consueto 4-2-3-1 e nella linea a quattro difensiva schiera Florenzi, Kalulu, Gabbia e Theo Hernandez. In mediana, vista la squalifica di Tonali, ci sono Bakayoko e Krunic, mentre Saelemaekers, Diaz e Leao agiscono sulla trequarti alle spalle di Zlatan Ibrahimovic tornato titolare. Thiago Motta risponde con un 4-3-3: Provedel tra i pali con davanti a sé il pacchetto arretrato composto da Amian, Erlic, Nikolaou e Reca. Nel centrocampo a tre ci sono invece Bastoni, Kiwior e Maggiore mentre il tridente offensivo è composto da Manaj al centro e da Verde e Gyasi che si accomodano ai suoi lati.

Primo tempo

Buon approccio del Milan che si affida subito alle accelerazioni di Leao che dopo appena 2’ si fa vedere dalle parti di Provedel con un destro a giro che si spegne di poco sul fondo. Insidioso anche il colpo di testa sugli sviluppi di un corner di Gabbia ma è il portoghese il vero protagonista del primo quarto d’ora di gara: proprio allo scoccare del 15’ il classe 1999 arriva nuovamente a un passo dal vantaggio con un diagonale questa volta di sinistro, che Provedel riesce a deviare in corner con un intervento di piede. Il pallino del gioco è insomma in mano al Milan e allo Spezia restano poche sortite in ripartenza che mancano però di precisione nei metri finali. Più concreti i rossoneri che, al culmine dell’ennesima azione insistita, al 20’, sfiorano l’1-0 anche con Ibra che da posizione defilata non riesce a tenere la palla bassa.

Al 23’ è invece ancora Leao a far sussultare giocatori e tifosi dello Spezia con un’irresistibile azione cominciata con un tunnel e conclusa con un tiro da centro area che finisce di poco alto sulla traversa ligure. In campo aperto i rossoneri sono inarrestabili e al 25’ creano l’ennesima ghiotta occasione con Ibra che scaglia un diagonale dal limite, che viene fermato dall’ennesimo intervento provvidenziale di Provedel. La prima, e unica palla gol di marca spezzina arriva al 29’ con il traversone di Gyasi che pesca in piena area Reca, il quale scalda i guanti di Maignan con un ottimo tiro. Un lampo nel buio, perché il Milan è assoluto padrone del gioco e, dopo essersi divorato il vantaggio con un sinistro a rientrare di Saelemaekers ma soprattutto con un rigore fallito al 44’ da Theo Hernandez, lo trova al 46’ con il sublime pallonetto di Leao, premiato questa volta dal lancio con il contagiri di Krunic.

Secondo tempo

Il canovaccio di inizio ripresa è identico a quello dei primi 45’ e vede il Milan giostrare il pallone con velocità e precisione in cerca della giusta imbucata in profondità. E’ Ibrahimovic, al 55’, su un’iniziativa partita dall’ottimo spunto di Kalulu, a rendersi per la prima volta pericoloso nel secondo tempo con un tiro che esce di pochissimo. Passa un solo giro di lancette e Saelemaekers – proprio qualche istante prima di lasciare il posto a Messias – si mangia un’opportunità ancor più ghiotta facendo intercettare il suo buon tiro dal terzo intervento di piede della serata di Provedel. Al 58’ torna a farsi pericoloso anche lo Spezia che manca il pari con Amian che costringe Maignan agli straordinari. I liguri riprendono fiducia e crescono, creando una buona occasione anche con Erlic che prende bene il tempo per lo stacco di testa ma non inquadra la porta milanista. Il pari è però nell’aria e arriva al 64’ con una bella combinazione sulla corsia sinistra: Bastoni e Verde dialogano infatti alla perfezione, con quest'ultimo che con un rasoterra serve il taglio in profondità di Agudelo il quale fredda Maignan con un tiro a due passi dalla porta del Milan. Gli uomini di Pioli sono un po’ frastornati e perdono un po’ di reattività sulle seconde palle, impiegando qualche minuto per rialzare la testa.

Con l’ingresso in campo di Giroud e il passaggio al 4-4-2 i rossoneri riprendono però vigore e nei 10’ alzano il forcing prestando il fianco alle ripartenze dello Spezia che si rende di nuovo pericolosissimo prima con una iniziativa di Agudelo e poi con un tiro di Kovalenko. Il Milan comunque non molla e cerca con insistenza il peso delle due punte: a pochi secondi dal 90’ Ibra ci riprova con una girata in piena area che si spegne però troppo debolmente tra le braccia di Provedel. Non pago, lo svedese ci riprova anche pochi istanti più tradi su un calcio di punizione che fa infuriare i rossoneri per un vantaggio non concesso a Messias che aveva insaccato la palla e poi con un colpo di testa fermato da Provedel con un altro miracolo. Errori che costano carissimo al Milan che al 95’ si fa cogliere in contropiede dalla ripartenza dello Spezia che trova il clamoroso gol dell’1-2 finale con Gyasi.

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