Milan-Salernitana 2-0, Kessié e Saelemaekers rimettono le ali ai rossoneri

A San Siro dominio del Diavolo che archivia la pratica in appena 18'. Unica nota stonata l'infortunio muscolare occorso a Pellegri

Saelemaekers dedica il gol all'infortunato Kjaer (Ansa)

Saelemaekers dedica il gol all'infortunato Kjaer (Ansa)

Milano, 4 dicembre 2021 – Seconda vittoria e seconda gara di fila a porta inviolata per il Milan che a San Siro batte con un secco 2-0 la Salernitana. Un successo ancor più netto di quanto non dica il tabellino finale, quello portato a casa oggi dagli uomini di Pioli (22 tiri a 7 per i rossoneri che hanno fatto anche il 70% di possesso palla), passati in vantaggio già al 5’ con Kessié e capaci di fissare il risultato sul definitivo 2-0 al 18’ con Saelemaekers, tornato dopo quasi un anno al gol, dedicato – con tanto di maglietta mostrata al pubblico – all’infortunato Kjaer. Due reti condite da grappoli di occasioni da gol e dall’assoluto dominio dei rossoneri che sembrano aver superato il momento di appannamento attraversato poche settimane fa e che si affacciano al meglio all’impegno di Champions League contro il Liverpool, in programma martedì. L’unica nota stonata di un pomeriggio a tinte esclusivamente rossonere è l’infortunio muscolare – l’ennesimo di una lunga serie – che dopo appena un quarto d’ora ha messo fuorigioco Pietro Pellegri, riducendo al solo Ibrahimovic (comunque risparmiato oggi) la rotazione offensiva a disposizione di Pioli.

Le scelte di formazione

L’assenza più pesante nel 4-2-3-1 rossonero è senza dubbio quella in difesa di Simon Kjaer. Nel pacchetto arretrato schierato da Pioli davanti a Maignan ci sono quindi Florenzi, Tomori, Romagnoli e Theo Hernandez. Mediana muscolare composta da Kessié e Bakayoko mentre sulla trequarti, a supporto di Pellegri – alla prima da titolare in rossonero – tornano Saelemaekers, Diaz e Leao. Le assenze condizionano anche le scelte di Colantuono che opta per un inedito 3-5-1-1: Veseli, Gyomber e Bogdan si schierano davanti a Belec. Zortea e Ranieri occupano invece le corsie esterne mentre Schiavone, Di Tacchio e Coulibaly agiscono al centro dello scacchiere amaranto. Davanti, infine, il rientrante Ribery – che ha risolto i problemi alla schiena – funge da suggeritore per Simy.

Primo tempo

La Salernitana prova a partire con intraprendenza e personalità ma è il Milan al primo, vero affondo, dopo meno di 5’, a sbloccare il risultato: Leao sfonda sulla sinistra saltando due uomini e servendo a rimorchio con un cross basso Kessié che tutto solo al centro dell’area piazza la palla nell’angolino basso alla sinistra di Belec. Il vantaggio fulmineo è un’iniezione di fiducia nelle vene del Milan che alza ulteriormente i ritmi, recuperando palloni preziosi e sfiorando il raddoppio già al 12’ con Brahim Diaz che, servito da Bakayoko al culmine di una fulminea ripartenza, non inquadra di un soffio la porta avversaria. I rossoneri devono però fare i conti anche con una tegola: in un affondo, infatti, Pellegri si procura un guaio muscolare ed è costretto a lasciare il posto a Krunic che va a ricoprire l’inedito ruolo di punta centrale. La reazione milanista all’ennesimo imprevisto sul cammino è veemente: al 18’ infatti arriva il raddoppio a firma di Saelemaekers che finalizza un’azione in velocità iniziata dal filtrante di Leao e chiusa in tre passaggi con un sinistro a giro su cui Belec non può far nulla. Un gol pesante che arriva a un anno di distanza dall’ultimo del belga e che viene dedicato a Simon Kjaer con tanto di maglietta del danese mostrata al pubblico di San Siro.

Per vedere la Salernitana dalle parti di Maignan bisogna attendere il 25’ quando Zortea, al termine di una buona azione granata, non inquadra di poco lo specchio della porta rossonera. Un lampo nel buio perché il Milan gioca ormai sul velluto, giostrando il pallone alla ricerca della giusta imbucata e senza dare alla retroguardia salernitana riferimenti offensivi. Sia Leao sulla sinistra sia la catena di destra formata da Saelemaekers e Florenzi sull’altro fronte sono dominanti e al 43’ il Milan sfiora anche il tris con Krunic che, imbeccato da Kessié, scalda i guanti di Belec costringendolo a rifugiarsi in corner. A un passo dal 3-0 e dalla doppietta personale – pochi istanti dopo il primo e unico tiro in porta della Salernitana – anche Kessié che su una respinta di Belec spedisce di un soffio la palla sul fondo; ultimo sussulto di un primo tempo dominato in lungo e in largo dagli uomini di Pioli.

Secondo tempo

Anche in previsione della delicata sfida di Champions League contro il Liverpool, Pioli all’intervallo decide di ruotare un po’ i suoi uomini gettando nella mischia Messias – apparso in grande forma nelle ultime uscite – e Bennacer al posto di Leao e Bakayoko. Di conseguenza Saelemaekers si sposta sulla sinistra. Colantuono risponde inserendo Kastanos al posto di Di Tacchio. Il copione del match però non cambia: è sempre il Milan, infatti, a muovere i fili del gioco e a sfiorare il terzo gol al 50’ con il "solito" Kessié che non impatta la palla per pochi centimetri su cross tagliente dalla destra di Florenzi. Al 60’ piove sul bagnato per i campani che perdono per un problema muscolare Zortea, sostituito da Kechrida. Tra i granata, che rivoluzionano il reparto offensivo, dentro anche Bonazzoli e Djuric al posto di Simy e Ribery. Pioli risponde invece dando spazio a Ballo-Touré al posto di Theo Hernandez. Più che positivo l’ingresso in campo del laterale francese che, pur con il risultato di fatto già in ghiaccio, alimenta con piglio propositivo la continua spinta del Milan che al 70’ arriva a un passo dal gol anche con il neoentrato Messias che, al culmine di una ripartenza, costringe di sinistro Belec all’intervento provvidenziale per salvare la sua porta.

Il portiere della Salernitana è attento, pochi istanti più tardi, pure sull’inserimento in profondità di Brahim Diaz. Nel finale, nello scacchiere rossonero c’è spazio anche per Sandro Tonali che fa rifiatare Kessié e si presenta con una frustata dalla distanza, che si spegne di un nulla sul fondo. Ancor più chiara l’occasione capitata pochi istanti prima sui piedi di Diaz che, assistito da Saelemaekers, ha fatto la barba al palo sinistro della porta di Belec con un piatto destro. Il finale diventa così una pura passerella sulla quale gli uomini di Pioli camminano senza inciampi – nonostante una buona opportunità sprecata da Jaroszynski in pieno recupero – riuscendo a condurre in porto questa vittoria mai apparsa in discussione.

Leggi anche - Serie A, le partite della 16a giornata: probabili formazioni e orari tv