Milan, Romagnoli: "Punto alle 400 partite in rossonero e a vincere anche in azzurro"

Il capitano rossonero ha parlato a Milan TV dopo aver raggiunto le 200 presenze con la casacca del club di via Aldo Rossi

Romagnoli (ANSA)

Romagnoli (ANSA)

 

Milano, 4 dicembre 2020 – Con l’ingresso in campo per sostituire Simon Kjaer (per lui si parla di lesione al retto femorale della coscia destra e di uno stop di circa due settimane) durante Milan-Celtic di ieri sera, capitan Alessio Romagnoli ha toccato le 200 presenze con la maglia del Milan. Il difensore classe 1995 però è già proiettato al futuro, come ha ammesso in un’intervista a Milan TV, e punta a raddoppiare al più presto i suoi gettoni rossoneri: “Spero di arrivare al più presto a questo traguardo e di fare anche qualche partita europea in più”. Nella chiacchierata Romagnoli ha speso parole di grande elogio per Sinisa Mihajlovic: “Un uomo incredibile, una persona sincera che ha fatto tanto per me. Fece tanto quell’anno e ha lasciato un bellissimo ricordo”. Elogi però anche per Brocchi, Gattuso e Pioli: “Anche Brocchi dimostrò coraggio a prendere quella squadra importante. Vanno ringraziati entrambi per quello che hanno dato. Gattuso è vero e diretto. Un grande lavoratore che fu capace di cambiare il nostro modo di lavorare. Dispiace di non essere arrivati in Champions con lui ma è una bellissima persona. Per quanto riguarda Pioli ha preso la squadra in un momento difficile e l’ha compattata portando idee che stanno funzionando”. Parole al miele anche per Paolo Maldini: “All’inizio mi incuteva un po’ di soggezione. E’ stato un calciatore fenomenale e in grado di vincere tantissimo. Lo reputo una bellissima persona molto importante per il Milan”. Dal cassetto dei ricordi è poi uscito quello relativo alla vittoria della Supercoppa ai rigori contro la Juventus: “Giocammo una grande partita, creando molte occasioni. Io presi una traversa ma nella lotteria dei rigori fummo bravi e vincemmo”.

Kjaer, la Nazionale e l’inizio di stagione

Per quanto riguarda i compagni del passato, con Mexes è subito nato un buon rapporto: “L’ho visto giocare sin dalle giovanili, era forte e con lui ho legato subito. Mi ha dato grande fiducia e coraggio”. Oggi invece la sintonia è forte con Simon Kjaer: “Simon è un giocatore fortissimo, è arrivato qui in punta di piedi ma si è subito imposto dando tranquillità al reparto. C’è grande sintonia e credo che sia proprio un acquisto azzeccato”. Il discorso si è poi spostato sull’inizio di stagione un po’ complicato per via di un infortunio che lo ha tenuto a lungo ai box: “Il recupero è stato lungo. Mi sono impegnato molto e ho lavorato tanto. Forse sarei potuto rientrare prima ma ho preferito prepararmi bene per tornare nel derby”. Romagnoli infine ha parlato anche del capitolo Nazionale: “La Nazionale è una parte importante della mia storia anche se ancora non sono riuscito a scrivere pagine vincenti con la maglia azzurra. Spero di farlo presto”.