Piatek parla dalla Polonia
Milano, 20 febbraio 2019 - Che Piatek sia il personaggio del momento è fuori discussione: tutti parlano di lui e i suoi gol parlano per lui. Ma quando non c'è il campo è giusto che la sua la dica anche il diretto interessato che si è espresso con delle dichiarazioni direttamente rilasciate ai quotidiani del suo Paese. D'altronde in Polonia sono tutti impazziti per lui e il suo nome è sempre in copertina in tutti i giornali e televisioni.
“Ho lasciato la Polonia quando ero pronto per tutte queste sfide sotto ogni punto di vista:fisico, mentale e tecnico. Avrei potuto farlo prima, ma ho preferito rimanere per un anno in più e assolutamente non me ne pento” le sue prime battute sulla possibilità di andare a giocare prima in campionati top europei, senza però il pentimento della scelta, visto che l'attesa ha ripagato con forti interessi.
Ma a fare le differenza rispetto a inizio stagione, dove segnava sempre con queste medie, è la popolarità che gli ha dato la maglia del Milan. D'altronde la vera sorpresa è stata vederlo continuare a replicare i suoi colpi in un nuovo contesto alla sua prima stagione in Italia. “Se avessi tutte le qualità di cui parlano i giornali, sarei il miglior giocatore della storia. Spero che il Milan torni grande grazie a me e che un giorno sarò davvero degno di quei paragoni. A mio avviso certe copertine sono esagerate. Prendo solo una parte di quelle lodi. Sono soddisfatto dei gol, non del fatto che grazie a loro ho trovato le copertine”.
Un impatto favorito anche dalla grande fiducia che ripone lo spogliatoio rossonero in lui. "Paquetá sa come voglio la palla, ha grandi capacità tecniche e si sta formando un grande gruppo con quelli con cui mi siedo a tavola durante i pasti, cioè Calhanoglu, Bakayoko, lo stesso Lucas, Kessié, Rodríguez e Borini. Abbiamo creato una vera squadra”.