Giovedì 18 Aprile 2024

Milan, le parole di Kessié : "Un po' stanco ma devo crescere. Io più tecnico di Gattuso"

Le parole di Kessié sul momento del Milan e sulla sua grande crescita in questo periodo

Kessie parla a pochi giorni dalla partita di Europa League

Kessie parla a pochi giorni dalla partita di Europa League

Milano, 13 febbraio 2018 - Uno dei calciatori più in forma in questo momento per il Milan è Franck Kessié, in grande crescita dopo un periodo non particolarmente facile soprattutto durante la gestione Montella. Il centrocampista ivoriano si è raccontato a Milan Tv in un'intervista in cui spiega il suo momento, il rapporto con Gattuso e la sua vita da milanista.

Il primo punto lo ha fatto sulla sua condizione fisica e sul pizzico di stanchezza che porta una stagione così densa di impegni: "Sì, un po' di stanchezza c'è, ma non conta la stanchezza per me. Io devo crescere ancora e alzare l'asticella". Poi è andato a commentare i tanti paragoni con il suo allenatore, Gattuso. "E' stato un grande campione. Chi più forte tecnicamente tra noi? Penso io. A centrocampo mi diverto di più, perché lì sono più vicino alla porta per fare gol. Da dietro è lontano". Per poi soffermarsi sulla fase di gara che soffre maggiormente. "Il momento più difficile per uno che gioca tanto come me è l'inizio, però dopo 20 minuti sono a posto. L'emozione mi sale dopo il riscaldamento, quando faccio gli scalini per scendere in campo".

Ha raccontato anche il suo arrivo in Italia, a Bergamo. "Quando ho preso il volo per arrivare in Italia e sono arrivato a Bergamo, sono andato a vedere Atalanta-Cagliari allo stadio. E lì mi son detto che avrei dovuto fare per forza questo mestiere. Sono passato dai 27 gradi ai -2/-3, perché sono arrivato in inverno. Volevo subito tornare indietro (ride, ndr)". Per poi aggiungere qualche battuta su chi siano le sue persone fidate in ambito calcistico. "Il mio procuratore George Atangana, che mi ha portato dalla Costa D'Avorio a Bergamo, dove ho firmato con il direttore sportivo, Giovanni Sartori. Poi sono andato a Cesena in prestito e devo ringraziare Rino Foschi e Massimo Drago, che mi ha fatto giocare tanto. Io sono arrivato lì come difensore centrale e l'allenatore mi ha messo subito a centrocampo". E proprio a centrocampo ha dichiarato di trovarsi meglio. "Sì, mi diverto di più, perché lì sono più vicino alla porta per fare gol. Da dietro è lontano". Infine ha commentato la sua vita quotidiana: "Mi piace Milano, è una bella città. Faccio avanti e indietro da Milano a Milanello. Qualche volta sono stato al Duomo. Poi sto a casa a riposare, perché devo recuperare bene. Nel tempo libero gioco alla Playstation a casa, oppure esco con gli amici a giocare a bowling. Vinco sempre io. Se mi schiero? Si, mi metto capitano. Batto punizioni, rigori, faccio tutto io. Mi piace ascoltare la musica, a casa ogni tanto ballo. Meglio che non vi faccia vedere, perché non sono bravo, Non so né ballare né cantare".