Giovedì 25 Aprile 2024

Milan-Inter, Conte: "Un derby da vincere. Ibra? Non ci spaventa"

Il tecnico salentino presenta la stracittadina ad alta quota: "Per la nostra città è un onore tornare a vedere una sfida con una posta in palio così importante"

Antonio Conte (Ansa)

Antonio Conte (Ansa)

Milano, 20 febbraio 2021 - Una vigilia non come le altre: già normalmente il derby non è una partita qualunque, concetto che si esaspera maggiormente quest'anno che sia Inter sia Milan coltivano lecite ambizioni tricolori. Al momento la vetta della classifica è appannaggio dei nerazzurri, le cui sensazioni sono state presentate in conferenza stampa da Antonio Conte.

Occhi puntati su Lukaku

Le prime parole del tecnico salentino sono rivolte al ricordo di Mauro Bellugi, tragicamente scomparso in mattinata. Le seconde vanno in direzione di una partita insolita se si pensa al rendimento nelle ultime stagioni delle due contendenti. "E' sicuramente una bella soddisfazione per la nostra città avere due squadre a guidare la graduatoria. Poi certo, è un derby e quindi a prescindere dagli obiettivi è una gara speciale che tutti vogliono vincere anche per una questione di campanilismo. Quanto alla nostra posizione in classifica, indubbiamente ne ricaviamo benefici a livello di energia ed entusiasmo: questi ingredienti ci devono spingere a insistere sulla strada intrapresa". Dalle ambizioni collettive ai singoli: si parla di Milan-Inter e non si può ignorare quanto successo in Coppa Italia tra due pesi massimi delle sue squadre. "Non sono preoccupato da eventuali provocazioni che possa ricevere Lukaku: ricordiamoci innanzitutto che è solo uno sport e che è stato designato un ottimo arbitro (Daniele Doveri, n.d.r.). Mi aspetto di vedere due formazioni che faranno di tutto per superarsi sul rettangolo verde: noi in particolare stiamo lavorando per costruire qualcosa di prestigioso - ammette Conte - e inevitabilmente molto del nostro futuro passerà dall'esito di una partita così importante".

Spauracchio Ibra

Se da un lato c'è Lukaku, dall'altro si staglia la sagoma non proprio piccola di Ibrahimovic: un pericolo in ogni senso, a cominciare da quello meramente agonistico. "Sappiamo che ci troveremo di fronte un giocatore fortissimo che ultimamente ci ha anche punito: ragionando di squadra possiamo fermarlo ma a prescindere da lui a me interessa solo vincere il derby". Parole chiare quelle del tecnico salentino, che rispetto ai 'cugini' ha potuto godere di una settimana intera di lavoro. "E' una delle prime volte che ci capita di poterci allenare in maniera più tranquilla. Non è detto però che la cosa porti dei vantaggi in una singola sfida che come sempre sarà decisa solo dai fatti del campo". Infine, il solito tormentone: ci sarà spazio per il redivivo Eriksen? "In realtà ho ancora tre dubbi per domani".

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