Martedì 23 Aprile 2024

Milan-Inter recupero, i dubbi di Gattuso (che bacchetta Bonucci)

Le parole dell'allenatore rossonero prima della sfida all'Inter

Gattuso parla a 24 ore dal Derby

Gattuso parla a 24 ore dal Derby

Milano, 3 aprile 2018 - Un giorno al Derby Milan-Inter di ritorno di campionato e Gattuso deve sciogliere ancora gli ultimi dubbi di formazione. Nella conferenza stampa della vigilia ha dovuto spiegare alcune situazioni che riguardano i titolari di domani sera e alcuni casi spinosi su calciatori più o meno in forma, oltre al confronto tra la sua squadra e l'Inter.

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"L'Inter nelle ultime settimane è cambiata, ha fatto 10 gol subendone zero. Sono in piena salute e alcuni giocatori loro sono tornati al massimo. Anche noi stiamo bene, abbiamo affrontato la Juventus bene e, dopo anni, il derby è tornato a valere per qualcosa di significativo. Spero di ripetere la prestazione fatta allo Stadium" le sue prime parole. Ha continuato con un commento sull'atmosfera di San Siro per partite del genere. "Il pubblico dobbiamo essere bravi noi a trascinarlo. La loro parte l'hanno già fatta battendo il record di incassi, una nostra partenza forte deve accenderli. Ora si respira un'aria diversa, i tifosi sono sempre orgogliosi di noi dopo ogni gara. Serve migliorare sulla mentalità e sulla voglia di combattere col coltello tra i denti. "È un derby, una sfida nella quale spesso vince la squadra inferiore. L'Inter ha grandissima qualità, sta bene e sta giocando un grande calcio. Sono tornati ad essere quella squadra che 3 mesi fa giocava bene, serve una gara ottima a livello difensivo e tattico".

C'è stato anche spazio per dei commenti sulle frasi di Bonucci riguardo il calciomercato. "Bonucci deve fare il capitano, le sue dichiarazioni non mi sono piaciute. Ora serve pedalare a testa bassa fino alla fine della stagione. Io ho un rapporto diretto coi miei ragazzi, sanno cosa voglio e cosa penso, non voglio vedere nessuno che si offende. Con Calhanoglu, ad esempio, ci ho parlato ed è tutto a posto. Abbiamo rivisto le cose dello Stadium e abbiamo fatto errori perché tra di noi discutevamo, bisogna andarci sul pallone. Non voglio che vengano strumentalizzate le sue parole. Non voglio che si dica che lui decide all'interno del Milan. In pochi hanno la mentalità di Leo e le sue parole, in quel momento, ci stanno. Ma abbiamo uno staff, i dirigenti e una società intera, dunque è giusto mettere i puntini sulle i. Ad avercene di ragazzi come lui in campo e negli spogliatoi".

Lo stesso Bonucci che potrebbe essere provato come regista, probabilmente non nel Derby di domani. "In questo momento non possiamo fare alcun esperimento. Anche perché quando perdiamo di intensità, ci allunghiamo e le prendiamo. Quando invece siamo compatti e stretti diventiamo devastanti. Ora serve essere solidi e compatti, ma per gli esperimenti serve altro tempo e lavoro quotidiano. Ora non possiamo permetterceli".

A fare polemica ultimamente è stato anche Bonaventura, visto al di sotto delle sue potenzialità. "È stato massacrato da molti di voi, ma per noi è fondamentale. Non lo vedo come lo descrivete voi, forse aveva abituato troppo bene e spero che domani possa fare una grande prestazione. In Nazionale ha fatto zero minuti e si è solo allenato, quindi si è riposato. Ditemi, è stato disastroso con la Juve?"

Nella prossima partita sarà necessario il carattere, ancor di più rispetto a quello visto con la Juve. "Lunedì la mia faccia non era proprio un belvedere. Ma io ho vissuto in questo ambiente per anni e le sconfitte devono bruciare. Ed è la seconda volta in poche settimane, perché già a Londra mi bruciava tantissimo. Non è un caso, abbiamo molti giovani e sono gare che possono cambiare le stagioni e la carriera. Sono rimasto contento perché nessuno si è accontentato della prestazione, dobbiamo crescere ancora di più. Ora ho tanti ragazzi bravi ma non ancora campioni. Ora cerchiamo questo salto in più, alzare la qualità, alzare il rischio, fare lo step in più. Noi non siamo cattivi nel DNA, quindi servirà fare una gara nostra. Le partite rabbiose però non le abbiamo, la priorità deve essere la compattezza e i reparti corti. Questo fa la differenza".

Gli ultimi dubbi sono invece sul centravanti titolare. "Lo scelgo in base alla settimana, alla gara e agli avversari. André Silva a Torino ha fatto una grandissima partita, ha fatto solo lo sbaglio del gol mancato. Ci ha fatto salire, ha tenuto botta, ha allungato la loro difesa e questa era la scelta che volevo. Domani farò una cosa diversa per le caratteristiche loro, per le qualità dei centrali dell'Inter. Cutrone arma in corso? Se vado a vedere i numeri, Patrick è quello che ha giocato più di tutti. Mi aspetto che lui cresca a livello tecnico altrimenti siamo in affanno e non usciamo mai. Lui lo sa e sta lavorando su questi aspetti con una voglia incredibile".

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