Milan, da Silvio Berlusconi a Gerry Cardinale. Tutti i presidenti della storia rossonera

Ripercorriamo la lunga lista di presidenti che si sono insediati nella dirigenza del Diavolo: la fondazione, la prima stella, la Serie B e l'era Berlusconi

Silvio Berlusconi solleva la Coppa dei Campioni

Silvio Berlusconi solleva la Coppa dei Campioni

Milano, 31 maggio 2022 - Una nuova era presidenziale è cominciata in casa Milan. RedBird Capital Partners è diventato il proprietario del pacchetto di maggioranza del club rossonero, che conclude così l'era Elliott. Gerry Cardinale è il nuovo presidente, ma prima di lui si è susseguita una lunghissima lista di imprenditori e uomini di sport che ha ricoperto il ruolo di numero uno del Diavolo. Ripercorriamo assieme le tappe più importanti della squadra milanese e i vari uomini che hanno fatto la storia del club.

Milan da Elliott a RedBird: l'affare da 1,2 miliardi è ufficiale

Redbird Capital: chi sono i nuovi proprietari del Milan

Gerry Cardinale: chi è il nuovo proprietario del Milan

Il primo presidente e il primo Scudetto

Il primo presidente in assoluto fu Alfred Edwards. Terminato il suo incarico come vice console di Sua Maestà Britannica a Milano, Edwards fu eletto per dirigere il Milan nel lontano 1899. Sotto la sua gestione arrivò anche il primo Scudetto della storia: il 5 maggio 1901, solamente due anni dopo la sua fondazione, il club rossonero conquistò il titolo di Campione d'Italia. All'epoca, ovviamente, non esisteva ancora lo Scudetto tricolore come oggi, ma la vittoria per 3-0 maturata nella finale contro il Genoa sancì, effettivamente, il primo campionato vinto dal Diavolo.

Il periodo di transizione delle due Guerre Mondiali

Alfred Edwards restò al ponte di comando fino al 1909, quando venne sostituito da Giannino Camperio per qualche mese, e poi da Piero Pirelli, che rimase presidente fino al 1928. Dopo di lui ci fu il breve avvento di Luigi Ravasco, seguito nel 1929 da Mario Bernazzoli. Ravasco tornò in carica nel 1933 per altri due anni, prima di essere succeduto da Pietro Annoni per meno di due stagioni. Emilio Colombo prese il controllo nel 1936, nel 1939 si insediò Achille Invernizzi, poi ancora Umberto Trabattoni dal 1940 al 1944. Antonio Busini chiude questo periodo di scarsa stabilità societaria, con una sola annata di presidenza fino al '45. Il ritorno di Trabattoni nel dopoguerra, infatti, aprì un decennio di presidenza dello stesso Umberto, che salutò nel 1954.

La prima stella e le retrocessioni in Serie B

Dal 1954 al 1963 Andrea Rizzoli diventò il timoniere della società. Dopo di lui ci furono Felice Riva (1963-1965), Federico Sordillo (1965-1966), Luigi Carraro (1966-1967), Franco Carraro (1967-1971) e ancora Sordillo nel '71 e '72. Albino Buticchi, Bruno Pardi e Vittorio Duina precedettero il presidente della stella e della Serie B. Fu Felice Colombo, salito in carica nel 1977, a vivere l'anno del decimo Scudetto, conquistato nel 1978/1979. La stagione successiva esplose il caso Calcioscommesse, che vide il Milan retrocedere in B per la prima volta nella sua storia. Gaetano Morazzoni divenne presidente e la squadra prima risalì in Serie A, poi retrocesse nuovamente per demeriti sportivi nell'81/'82.

L'era Berlusconi

Superata la seconda retrocessione, il Milan tornò tra le big sotto la gestione di Giuseppe Farina, dal 1982 al 1986. Dopo la parentesi di qualche mese con Rosario Lo Verde, si insediò Silvio Berlusconi. Lì cominciò la straordinaria storia d'amore tra il politico italiano e il Diavolo: dal 1986 al 2004 ci fu l'epoca d'oro, con il susseguirsi di vittorie in tutti i campi d'Europa, l'era di Sacchi e degli olandesi. Dal 2004 al 2006 la carica fu vacante; Berlusconi tornò fino al 2008, salvo poi avere altri quattro anni di instabilità. Berlusconi divenne presidente onorario dal 2012 al 2017, quando ci fu l'acquisizione da parte dei cinesi di Li Yonghong.

Attualità

Dal 2018 il presidente fu Paolo Scaroni, che ha riportato lo Scudetto nella Milano rossonera proprio in questa stagione, la 2021/2022. Ora comincia la nuova epoca di Gerry Cardinale. Leggi anche: Martina Trevisan, dall'anoressia sconfitta alla semifinale del Roland Garros