Milan-Genoa, Pioli: "Giusto rinviare le gare ma si poteva fare prima"

L'allenatore rossonero ha parlato ai microfoni di Milan TV: "Dobbiamo crescere ancora"

Stefano Pioli (ANSA)

Stefano Pioli (ANSA)

Milano, 29 febbraio 2020 – Contrariamente a quanto stabilito fino a questa mattina, Milan-Genoa, assieme ad altre cinque partite che si sarebbero dovute disputare a porte chiuse, è stata rinviata al 13 maggio. Una decisione accolta, nonostante la buona settimana di lavoro dei suoi ragazzi, con favore da Stefano Pioli che proprio oggi ha parlato a Milan TV: “Stiamo vivendo una situazione un po’ difficile con l’espandersi del Coronavirus. All’inizio hanno un po’ estremizzato la cosa e adesso stanno cercando di riportare tutto alla normalità. Speriamo tutto si risolva in fretta perché vedere Milano così fa un po’ male. Chiaro che la salute viene prima di tutto. Va elogiato chi si sta spendendo per sistemare le cose. I tifosi sono fondamentali nel calcio. Non è bello giocare a porte chiuse. Sono contento che abbiano rinviato ma si poteva decidere prima. Per certi versi in condizioni normali mi sarebbe piaciuto giocare perché la squadra si è allenata molto bene questa settimana e i test fisici hanno confermato quanto di buono fatto”. Pioli ha poi fatto un breve bilancio di questi suoi primi mesi in rossonero: “Abbiamo intrapreso un gran bel viaggio in cui ci sono stati momenti positivi ma anche negativi. Non è però importante quanto fatto fino ad oggi ma lasciare delle impronte positive. Stiamo lavorando per fare qualcosa di concreto”. Uno degli aspetti su cui i rossoneri dovranno sicuramente lavorare e migliorare è la capacità di chiudere la partita: “Ci manca un po’ quel killer instinct e questa è una cosa che ci ha penalizzato anche contro la Fiorentina. Abbiamo commesso l’errore di pensare che bastasse gestire e invece dobbiamo sempre mantenere alto il livello di intensità, aggressività e la nostra voglia di far male agli avversari. Dobbiamo lavorare su questo per crescere perché le concorrenti sono agguerrite”. La crescita del Milan di questi ultimi due mesi è anche merito dell’arrivo di Zlatan Ibrahimovic e dell’esplosione di Rebic: “Credo sia diventato un campione per il talento e per la sua grande voglia di nuove sfide. Questo dovrà essere anche il nostro atteggiamento per migliorare, non farci raggiungere da chi ci segue e provare a prendere chi ci precede. Per quanto riguarda Rebic penso che quando un giocatore è disponibile e determinato ci siano più possibilità di essere scelti e farsi trovare pronti. Ante sta lavorando bene e sa che sta attraversando un buon momento a cui è arrivato con il sacrificio”. Adesso testa alla semifinale di ritorno a cui potrebbe partecipare anche Gianluigi Donnarumma: “Donnarumma sta meglio e giocando mercoledì ci sono sicuramente più possibilità di vederlo in campo”.