Giovedì 18 Aprile 2024

Champions League, Milan-Chelsea 0-2: i "Blues" sbancano San Siro tra le polemiche

Ad aprire la serata un rigore discusso fischiato per un fallo di Tomori (poi espulso) su Mount e trasformato da Jorginho. Di Aubameyang, al 33', il definitivo raddoppio

Aubameyang

Aubameyang

Milano, 11 ottobre 2022 – Il Chelsea si conferma “bestia nera” stagionale per il Milan e, dopo il 3-0 di Stamford Bridge di una settimana fa, si ripete sbancando anche San Siro  2-0. A condizionare l’esito della gara l’episodio chiave capitato al 17’ quando Tomori ha leggermente trattenuto Mount in area, portando l’arbitro Siebert a fischiare un rigore (trasformato da Jorginho) discusso e discutibile per l’entità del contatto, ma soprattutto a espellere il difensore inglese in forza ai rossoneri.

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Un punto di svolta che ha spostato l’inerzia del match in maniera decisiva verso gli uomini di Potter: con il vantaggio acquisito e la superiorità numerica, la gara si è infatti subito messa in discesa per i “Blues” che, dopo aver rischiato e non poco sul colpo di testa di Giroud uscito di un soffio al 26’, hanno raddoppiato con Aubamenyang, servito in area da Mount al 33’. Nella ripresa, poi, i rossoneri hanno cercato con cuore e personalità di tenere testa al Chelsea che però ha gestito i ritmi di gara senza affanni. Adesso i rossoneri, momentaneamente terzi nel girone E, dovranno necessariamente giocarsi le residue speranze di passaggio del girone contro Salisburgo e Dinamo Zagabria che questa sera hanno pareggiato 1-1 in terra croata.

Le scelte di Pioli e Potter

Pioli ripropone il 4-3-3 “fluido” che ha ottenuto buoni risultati contro la Juventus: in difesa a destra c’è ancora Kalulu con Gabbia e Tomori a comporre la coppia centrale e Theo Hernandez sulla sinistra. A centrocampo Krunic viene preferito a Pobega per fare reparto con Tonali e Bennacer. Davanti, infine, Giroud è supportato da Leao a sinistra e Brahim Diaz a destra. Nell’undici titolare di Potter, schierato con il 4-3-2-1, due novità rispetto al match della scorsa settimana: Chalobah al posto dell’infortunato Fofana e l’azzurro Jorginho schierato da interno di centrocampo assieme a Kovacic. Davanti, invece, l’ex rossonero Aubameyang, supportato da Sterling e Mount.

Primo tempo

Il primo quarto d’ora di gara è una fase di studio tra le due squadre: i rossoneri giocano con personalità sfruttando un Bennacer che giganteggia a centrocampo, mentre il Chelsea prova con insistenza a cercare gli uno contro uno per sfruttare la velocità di Sterling e Mount. Proprio da un’accelerata di quest’ultimo, intorno al 20', nasce l’episodio chiave della gara: il trequartista dei “Blues” scappa in area a Tomori che lo trattiene leggermente senza impedirgli di arrivare alla conclusione. Siebert non ha dubbi, fischia il rigore e soprattutto estrae un cartellino rosso per il difensore del Milan, che appare piuttosto esagerato per l’entità dell’episodio. Sul dischetto va Jorginho che senza esitazioni spiazza Tatarusanu e griffa l’1-0 inglese. L’inferiorità numerica costringe Pioli a ridisegnare il suo Milan, passando di fatto a un 4-4-1 e chiedendo sacrifici soprattutto a Leao e Brahim Diaz. I rossoneri però non si lasciano intimorire e al 27’ si divorano il pari con Giroud che, servito da Diaz, colpisce dal centro dell’area di testa e manda la palla fuori di un soffio. Passato lo spauracchio, il Chelsea reagisce e al 33’ mette a segno anche la stoccata del 2-0 con Aubameyang che, al culmine di un buon fraseggio ospite al limite dell’area rossonera, viene servito dal filtrante di Mount e fredda l’incolpevole Tatarusanu. Sotto di due reti, Pioli prova a cambiare ulteriormente le cose gettando nella mischia Dest al posto di uno sconsolato Brahim Diaz e il Milan tenta nuovamente di rialzare la testa affidandosi alle prime accelerate di Leao. Troppo poco, però, per intimorire i “Blues” che giocano sul velluto cercando di approfittare al meglio degli spazi che si aprono in campo aperto e al 43’ sfiorano addirittura il tris con il sinistro dal limite di Mount che impegna Tatarusanu.

La ripresa

Forte del risultato acquisito nei primi 45’ e per evitare rischi, Potter subito dopo la pausa di metà gara sostituisce l’ammonito Mount con Gallagher. A ripartire meglio, però, sono i rossoneri che al 48’ con una buona combinazione tra Dest e Tonali che crossa al centro e viene fermato dall’intervento di Kepa. La risposta inglese, un minuto più tardi, è affidata al neoentrato Gallagher che, imbeccato in profondità, scarta Tatarusanu ma calcia la palla sull’esterno della rete. Il “Chelsea” ricomincia a spingere con insistenza e al 54’ arriva di nuovo a un passo dal 3-0 con Aubameyang che, sugli sviluppi di un’azione insistita, devia la palla su tiro di Kovacic e trova la risposta reattiva di Tatarusanu. Lasciata passare la mareggiata inglese, il Milan rialza il baricentro e si riaffaccia nella metà campo avversaria e arriva al tiro da ottima posizione con Dest che non capitalizza un cambio di direzione invitante di Leao. A mezz’ora dalla fine, sul fronte rossonero arriva anche il momento di Pobega e Rebic, entrati al posto di Bennacer e Giroud, mentre Potter punta sulla strategia della prudenza con gli innesti di Azpilucueta e Loftus-Cheek. La girandola di sostituzioni proseguita fino ai minuti conclusivi non cambia però il trend del match che resta favorevole ai “Blues” che gestiscono senza problemi il pallino del gioco fino al triplice fischio di Siebert.