Milan, Scaroni: "Champions fondamentale. Addii di Calha e Gigio? Nessuna recriminazione"

Il presidente del Milan ha parlato ai microfoni di Radio Rai

Paolo Scaroni (ANSA)

Paolo Scaroni (ANSA)

Milano, 21 giugno 2021 – Il presidente del Milan Paolo Scaroni, intervenuto ai microfoni de “La politica nel pallone” su Radio Rai, ha toccato tanti temi, tra i quali anche la più che positiva stagione dei rossoneri, culminata con il ritorno in Champions: “Il ritorno in Champions è stato per noi una sorpresa positiva perché non era messo a bilancio. La Champions resta un traguardo fondamentale per il Milan, visti gli oltre 400 milioni di tifosi raggiungibili nel mondo se siamo in Champions. Già dal prossimo anno puntiamo a superare qualche turno, ma soprattutto dobbiamo mantenere il nostro stile e il nostro spirito, senza abbatterci dopo una sconfitta o esaltarci dopo una vittoria”. Inevitabile poi un accenno ai piani futuri del club: “Il ritorno in Champions ha accelerato di un anno i nostri piani e migliorato i nostri conti. Sarà importante nutrire la passione dei nostri tifosi nel mondo che guardano più la Champions rispetto al campionato. Non abbiamo infatti messo a budget lo scudetto. Dobbiamo puntare a restare costantemente in Champions e fare bella figura”.  

Gli addii di Donnarumma e Calhanoglu

Inevitabile poi un accenno agli adii, senza accuse e rancori, di Hakan Calhanoglu e Gianluigi Donnarumma: “Ci siamo posti un tetto di costi per i giocatori e oltre a questi limiti ogni giocatore è libero di fare ciò che crede. A Donnarumma abbiamo fatto un’offerta importante, ma non è stata ritenuta sufficiente. Ho letto che lui volesse uscire da una sorta di comfort zone dopo tanti anni a Milano e mi sembra una cosa corretta da parte di un professionista che si è sempre comportato bene al Milan. E’ un ragazzo solare e perbene. E’ andato in un grande club ma anche il Milan ha trovato un’ottima soluzione per la porta. Stesso discorso per Calhanoglu. Gli abbiamo fatto un’offerta che riteniamo corretta e se lui trova chi gli offre di più, da professionista, fa bene ad accettare. Da parte nostra non ci sono recriminazioni. Si è sempre comportato bene anche lui e ha fatto un eccellente campionato”.

Il nuovo stadio

Infine una parentesi dedicata al nuovo stadio: “Il progetto ha incontrato molte difficoltà che ora sembrano essersi risolte. Non ci sono più ostacoli adesso, a parte le elezioni. Non mi stupirei, infatti, se si prendesse una decisione sul progetto solo dopo le elezioni del 10 ottobre. Milano non può rinunciare a un regalo del genere e sono certo che lo stadio si farà e speriamo prima delle Olimpiadi di Milano-Cortina nel 2026. Se non ci si riuscisse prima, la cerimonia inaugurale sarebbe fatta a San Siro”.