Giovedì 18 Aprile 2024

Milan-Atalanta 1-1, Zapata risponde al vantaggio di Calhanoglu

Rossoneri e orobici mantengono l'imbattibilità dalla ripresa del campionato dando vita ad una sfida a tratti molto frizzante

Milan-Atalanta, duello fra Saelemaekers e Gomez (Ansa)

Milan-Atalanta, duello fra Saelemaekers e Gomez (Ansa)

Milano, 24 luglio 2020 – Milan e Atalanta mantengono inviolata l’imbattibilità dalla ripresa del campionato chiudendo sull’1-1 l’anticipo della 36^ giornata di Serie A. Un pareggio che rispecchia perfettamente l’equilibrio visto in campo ma che forse in classifica non giova né ai rossoneri né ai nerazzurru. Nonostante il buon abbrivio iniziale degli orobici, a passare in vantaggio al 15° con un capolavoro su punizione di Hakan Calhanoglu sono stati gli uomini di Pioli che però, dopo aver tirato un sospiro di sollievo per il rigore fallito da Malinovsky, hanno subito al 34° il gol del pari per opera di Duvan Zapata. Un pari che ha retto poi per tutto un secondo tempo giocato a ritmi abbastanza alti e nel quale l’occasione più ghiotta è capitata a Bonaventura che ha colpito l’ennesimo legno della stagione milanista. L’emergenza in difesa costringe Stefano Pioli a schierare un pacchetto arretrato inedito e composto davanti a Donnarumma – oggi capitano – da Calabria, Gabbia, Kjaer (recuperato in extremis) e Laxalt. In mediana invece Biglia sostituisce lo squalificato Bennacer e si posiziona al fianco di Kessie. Tutto confermato infine nel reparto avanzato dove Saelemakers, Calhanoglu e Rebic agiscono alle spalle di Ibrahimovic. Dall’altra parte Gritti, che sostituisce in panchina lo squalificato Gasperini, schiera Toloi, Djimsiti e l’ex rossonero Caldara in difesa, il rientrante Hateboer, De Roon, Freuler e Gosens in mediana, e Gomez e Malinovskyi – preferito a Pasalic – a supporto dell’unica punta Duvan Zapata, recuperato in extremis. La prima occasione della serata capita dopo poco più di 3’ sui piedi di De Roon che dalla lunga distanza non inquadra di un soffio la porta rossonera con una potente frustata. Un guizzo che fa salire di colpi gli orobici, i quali ci riprovano anche con un colpo di testa da buona posizione di Zapata e un tiro da fuori area di Gomez che si spegne sul fondo. Il Milan, come un pugile, incassa, reagisce e alla prima, vera occasione colpisce siglando l’1-0: al 15°, infatti, Rebic si guadagna una punizione da posizione defilata, che Calhanoglu spedisce in rete con una pennellata che non lascia scampo a Gollini. Il vantaggio cambia l’inerzia iniziale del match e galvanizza il Milan che al 18° ci riprova con una conclusione di Laxalt deviata in angolo. Al 24° gli entusiasmi rossoneri rischiano però di smorzarsi quando Biglia in area rifila un pestone a Malinovskyi che porta a casa un calcio di rigore, assegnato da Doveri dopo aver controllato le immagini del Var. Sul dischetto va lo stesso attaccante ucraino che non riesce ad ingannare Donnarumma il quale para così il suo terzo rigore stagionale, salvando il vantaggio degli uomini di Pioli. I nerazzurri non subiscono però il contraccolpo, riprendono ad attaccare e si riscattano pienamente al 34° con Duvan Zapata che, sugli sviluppi di un’azione insistita, si trova a tu per tu con Donnarumma e lo supera con un diagonale molto preciso che vale l’1-1, risultato che le squadre conservano senza ulteriori sussulti fino all’intervallo. Le squadre continuano a sfidarsi a viso aperto e senza paura anche ad inizio ripresa: al 56° è Calhanoglu a creare una situazione potenzialmente pericolosa andando al tiro dal cuore dell’area ma non riuscendo a trovare lo specchio della porta atalantina. Gli ospiti rispondono gettando nella mischia il “jolly” Muriel che ci mette pochissimo ad entrare in partita e a servire Gomez che da ottima posizione calcia a lato di un soffio. Dall’altra parte Pioli replica con un triplo cambio inserendo, Krunic, Bonaventura e Leao che al 62° serve un cross basso e molto invitante a Saelemaekers che a due passi da Gollini colpisce male il pallone. L’ultimo, timido acuto di una partita un po’ anonima del belga che al 68° lascia il posto a Castillejo che torna così a saggiare il campo dopo uno stop di alcune settimane. Quattro minuti più tardi l’Atalanta ritenta la sorte con un tiro di Zapata deviato in angolo sui cui sviluppi il Milan va ad un passo dal gol con Bonaventura che dalla distanza spedisce la palla alla base del palo. Si entra così a ritmi piuttosto serrati nell’ultimo spicchio di match in cui a mostrare un piglio un po’ più intraprendente è il Milan che all’88° recrimina il rigore per un contatto di lieve entità tra Djimsiti e Ibrahimovic. Le proteste rossonere costano il rosso ad un componente della panchina ma non sortiscono gli effetti sperati dal Milan perché dopo 3’ di recupero Doveri chiude le ostilità sancendo l’1-1 finale.