Milan ai cinesi, finisce l'era Berlusconi. Dettagli e reazioni

Li Yonghong è il nuovo proprietario: "Grazie per la fiducia, ora costruiamo il futuro". Si chiude dopo 31 anni la gestione di Silvio Berlusconi: "Resto il primo tifoso". Club ceduto per 740 milioni

Il Milan passa ai cinesi. Nella foto Silvio Berlusconi (Ansa)

Il Milan passa ai cinesi. Nella foto Silvio Berlusconi (Ansa)

Milano, 13 aprile 2017 - Closing firmato, il cinese Li Yonghong è il nuovo proprietario del Milan, società ceduta dalla Fininvest. E' infatti andato a buon fine il versamento con il quale è stata definitivamente conclusa l'operazione di acquisto del 99,93% delle azioni. Dopo 31 anni si chiude quindi la gestione di Silvio Berlusconi (VIDEO). La finalizzazione odierna dà piena esecuzione al contratto di compravendita firmato dall'amministratore delegato di Fininvest, Danilo Pellegrino, e da David Han Li, rappresentante di Rossoneri Sport Investment Lux, il 5 agosto 2016 e rinnovato il 24 marzo scorso.

falseI NUMERI - Gli estremi dell'accordo prevedono una valutazione complessiva dell'AC Milan pari a 740 milioni di euro, comprensivi di una situazione debitoria stimata al 30 giugno 2016, come da intese fra le parti, in circa 220 milioni di euro. A quanto incassato da Fininvest si aggiungono 90 milioni di euro a titolo di rimborso dei versamenti in conto capitale eseguiti dalla stessa Fininvest a favore del Milan dal 1° luglio 2016 ad oggi. Gli acquirenti hanno confermato l'impegno a compiere importanti interventi di ricapitalizzazione e rafforzamento patrimoniale e finanziario della società. Domani l'Assemblea dei soci riunita in prima convocazione provvederà, fra l'altro, a deliberare in ordine alla nomina dei nuovi organi sociali della società.

LE PRIME PAROLE DI LI - "Ringrazio Berlusconi e Fininvest per la fiducia, e i tifosi per la pazienza, da oggi costruiamo il futuro". Questa la prima dichiarazione di Li Yonghong, che aggiunge: "Passo dopo passo torneremo sul tetto del mondo".

"Lascio con dolore e commozione"

BERLUSCONI - "Lascio oggi, dopo più di trent'anni, la titolarità e la carica di presidente del Milan. Lo faccio con dolore e commozione, ma con la consapevolezza che il calcio moderno, per competere ai massimi livelli europei e mondiali, necessita di investimenti e risorse che una singola famiglia non è più in grado di sostenere. Non potrò mai dimenticare le emozioni che il Milan ha saputo regalarmi e regalare a tutti noi". Così Silvio Berlusconi in una lunga nota dopo la cessione ufficiale del Milan. "Rimarrò sempre il primo tifoso del Milan, la squadra che mio padre mi insegnò ad amare da bambino, il sogno che abbiamo realizzato insieme", aggiunge. "Ai nuovi responsabili rivolgo l'augurio più cordiale e sentito di realizzare traguardi ancora più straordinari di quelli ottenuti da noi". I ringraziamenti: "Non dimenticherò mai tutte le persone grazie alle quali ho avuto il privilegio di presiedere il Club che ha vinto così tanto. Prima di tutto, naturalmente - scrive -, i grandi tecnici e i grandi campioni che hanno reso possibile queste imprese che rimarranno per sempre nella storia del calcio. Nominarli uno ad uno - sottolinea Berlusconi - sarebbe impossibile: a tutti loro un grande abbraccio collettivo. Lo stesso abbraccio che rivolgo a tutti coloro che, con ruoli dirigenziali, tecnici, amministrativi e sanitari hanno fatto del Milan non solo una squadra, ma una società modello nel mondo del calcio. Fra queste persone, il primo da citare è Adriano Galliani, che del nostro Milan è stato l'infaticabile costruttore e motore".

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LA CENA DEL PASSAGGIO DI CONSEGNE - Berlusconi riceverà Li Yonghong questa sera a cena nella sua villa di Arcore. Li è atteso verso le 20.30 Villa San Martino assieme al suo braccio destro, David Han Li, e a Marco Fassone, che domani verrà nominato il nuovo amministratore delegato rossonero. A cena è prevista anche la presenza dei due amministratori delegati uscenti, Barbara Berlusconi e Adriano Galliani.

GALLIANI - "Se mi sono commosso? I miei sentimenti preferisco tenerli nel privato": così Galliani uscendo dalla sede della Lega serie A. Galliani racconta comunque la sua grande emozione e ancora una volta ringrazia Berlusconi che oggi nel suo commiato lo ha voluto citare come primo protagonista di una società modello nel mondo del calcio.

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MONTELLA - Il tecnico Vincenzo Montella, a due giorni dal derby contro l'Inter, commenta lo storico accordo: "Sono molto emozionato, è una giornata epocale. Ringrazio Galliani e Berlusconi per avermi dato l'opportunità di allenare un club glorioso come il Milan e nei prossimi giorni incontrerò il nuovo proprietario e il nuovo management e insieme troveremo le soluzioni migliori per rendere il Milan glorioso come in passato".

BARESI - "E' finita un'era di un Milan vincente, competitivo, leggenda. Un ciclo difficilmente ripetibile. Grazie presidente", scrive Franco Baresi, storico ex capitano del Milan di Silvio Berlusconi.

CAPELLO - L'addio di Berlusconi al Milan "è un momento non bello, devo tutto a lui che ha fatto grande il Milan". Fabio Capello parla così, ai microfoni di Sky Sport, del closing. "Il primo giorno ci disse che dovevamo fare grande il Milan con il calcio più spettacolare, lasciandoci a bocca aperta: fu la prima pietra per costruire il Milan che ha vinto tanto". Capello non nasconde qualche riserva sulla nuova proprietà: "Spero abbiano le risorse per competere con le inglesi, le tedesche, le spagnole e il Psg. Ad oggi non mi sembra che questo gruppo sia così forte, per arrivare al closing ci hanno messo tanto tempo mentre Suning, per esempio, ha chiuso subito dimostrando di avere risorse importanti. Dobbiamo aspettare e vedere cosa riusciranno a fare questi cinesi, speriamo per il bene del Milan che vogliano essere competitivi come quelli dell'Inter".

VENTURA - "C'è un filo di tristezza per la fine dell'era Berlusconi. Il Milan di Sacchi è una delle tre squadre che ha fatto la storia", ha detto il commissario tecnico della Nazionale, Gian Piero Ventura, ai microfoni di Radio 24 nel corso della trasmissione 'Tutti Convocati'. Il ct azzurro ricorda che nel Milan di Berlusconi "ci sono stati grandi allenatori, ma anche grandi calciatori, senza quelli non si vince".