"Vuja, fai entrare il ragazzino, se lo merita". Mihajlovic, storia dell'esordio di Totti

Formidabile nello scovare il talento. Quello di Donnarumma ai tempi del Milan, ad esempio, a 16 anni e otto mesi in campo da titolare contro il Sassuolo

"Vuja, fai entrare il ragazzino, se lo merita...". E' il 28 marzo 1993, la Roma sta vincendo a Brescia. Ad avvicinarsi alla panchina per dare il suggerimento a mister Vujadin Boskov è proprio lui, il 23enne 'capellone' Sinisa Mihajlovic, che con 'zio Vuja' aveva un rapporto speciale. Era stato lui a volerlo fortemente alla Roma. E quel ragazzino è il 17enne Francesco Totti, talmente emozionato che non capisce quando Boskov gli dice 'Scaldati' non riesce a togliersi i pantaloni della tuta. Zio Vuja ridacchia, Totti entra in campo al posto di Rizzitelli quando la Roma sta vincendo 2-0 con i gol di Caniggia.  Ah, sapete chi aveva convinto Boskov a portare Totti a Brescia con i titolari? C'è bisogno di dirlo? Ma certo, Sinisa, che aveva un occhio in più per riconoscere il talento.

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Sinisa Mihajlovic con Francesco Totti nel 2016 (Ansa)
Sinisa Mihajlovic con Francesco Totti nel 2016 (Ansa)

La lezione dell’uomo Sinisa. Bisogna giocare anche se si perde- di Leo Turrini

Non era, quella, una Roma fortunata. Né forte, anzi. Vivacchiava a metà classifica con un presidente, Giuseppe Ciarrapico, che poco tempo dopo sarebbe stato arrestato per bancarotta fraudolenta. E di quelle due stagioni passate in giallorosso, non è che sia un grande ricordo di Sinisa Mihajlovic, costretto a fare il terzino sinistro al posto di Amedeo Carboni, messo ko da un grave infortunio. Un traghettamento di ruolo che al talento proveniente dalla Stella Rossa di Belgrado in grado di far magie col sinistro, non piaceva per niente. Per Zio Vuja però, questo ed altro. Incompreso nella Roma, forte nella Samp,  fenomenale nella Lazio dove 'il Sergente' – soprannome che s'è guadagnato per il temperamento tosto e spiccio – diventa uno dei centrali più forti del campionato grazie a un altro uomo di calcio con il quale ha intessuto un rapporto speciale: Sven Goran Eriksson, anche lui con un passato alla Roma e protagonista, con Sinisa, dell'era Cragnotti e dei trionfi biancocelesti

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Questa però, è un'altra storia. Perché quel giorno del lontano 1993, anche se lui non lo sapeva ancora, nasceva il Mihajlovic che diverrà poi allenatore, amatissimo dai giocatori. E formidabile nello scovare il talento. Quello di Donnarumma ai tempi del Milan, ad esempio, a 16 anni e otto mesi in campo da titolare contro il Sassuolo. Sinisa ha raccontato l'episodio nel suo libro: "In settimana informo Galliani: mi chiede per tre volte se sto scherzando. Io ho deciso, non ne ho mai fatto una questione di età. In quel momento vedevo negli occhi di Donnarumma lo stesso futuro di Totti" racconta nell'autobiografia e continua: "Sabato Berlusconi viene a Milanello e io taglio corto: 'Presidente, ci sono solo due possibilità. Lei mi esonera e allora gioca Diego Lopez. Lei non mi esonera e allora gioca Donnarumma'. Non volevo mancare di rispetto a Berlusconi, ma le scelte finali spettavano a me".