Inter, Moratti: "Messi non è solo un sogno"

L’ex presidente nerazzurro fa scaldare i tifosi nerazzurri. Sulla ripresa del campionato: "Non è obbligatorio finirlo"

Lionel Messi (Ansa)

Lionel Messi (Ansa)

Milano, 6 aprile 2020 – Il mondo capovolto. Se da settimane si parla di un possibile approdo di Lautaro Martinez la Barcellona, da oggi si parlerà invece del sogno di portare in nerazzurro Leo Messi. Per l’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti non sarebbe utopia pensare allo sbarco dell’argentino in Italia grazie agli sforzi di Suning. E sul campionato ammette: “Non è obbligatorio finirlo”.

LEO NON E’ UN SOGNO – Massimo Moratti è andato addirittura oltre: Leo Messi non è un sogno ma una possibilità concreta che l’Inter starebbe cullando grazie agli sforzi di Suning, anche se l’emergenza coronavirus rischia di sottrarre risorse importanti al calcio. Le parole di Moratti: “Io non credo sia un sogno proibito – la carica dell’ex presidente a Radio Anch’Io –. Forse non lo era nemmeno prima di questa disgrazia sanitaria e Messi è a fine contratto (scadenza nel 2021, ndr), penso ci sia certamente uno sforzo di Suning per cercare di portarlo all’Inter”. Parole al miele per i tifosi che ora possono riempire le loro notti con sogni che definire estasianti è poco. Ancora Moratti: “Non so se la situazione attuale possa cambiare le cose, probabilmente è stato sparigliato tutto. Lautaro? E’ un bravo ragazzo, bisogna vedere se non rientra tra quelli che possono essere scambiati per una operazione importante come quella per Messi”. Gli interisti farebbero la firma? Probabilmente sì.

RIPRESA – Si passa poi al tema più d’attualità, ovvero la possibile ripresa dei campionati. Qui Moratti è più cauto: “Si parla tanto di normalità e di dover finire la stagione, ma di normale non ci sarà più niente. Bisogna capire che è cambiato tutto e forse sarà così anche in futuro. Non ci si può affidare alle vecchie regole, serve coraggio e una fase nuova”. Sul prosieguo della Serie A: “E’ davvero obbligatorio tener conto di questo campionato? – ha proseguito Moratti – Capisco gli sforzi e i sacrifici per finire il torneo, ma si prenderebbero rischi notevoli. Dall’altra lato non finirlo porterebbe il sistema calcio a dover trovare una soluzione più giusta per tutti, ma lì ognuno difenderebbe la propria parte”. Insomma, qualunque decisione si prenderà si rischierà di scontentare qualcuno.