Mercoledì 24 Aprile 2024

Napoli, l'insolito digiuno realizzativo di Mertens

Periodo no per il belga, che non segna da 7 partite: la colpa è solo del cambio di ruolo in campo?

Dries Mertens (Ansa)

Dries Mertens (Ansa)

Napoli, 11 novembre 2020 - Quando non ti sblocchi nemmeno contro la tua vittima preferita allora significa che il problema è serio e preoccupante: lo sa bene Dries Mertens, che neanche al cospetto del Bologna, trafitto ben 11 volte in carriera, è riuscito a interrompere una striscia negativa che dura da 7 partite.

L'ennesima rivoluzione tattica

Per carità, c'è di peggio in giro e anche lo stesso belga ha attraversato periodi di digiuno più lunghi. La differenza è che nel frattempo il numero 14 è diventato qualcosa in più di un semplice giocatore: non bisogna dimenticare che si parla del miglior marcatore di sempre della storia del club partenopeo, primato strappato a gente come Marek Hamsik e Diego Armando Maradona. Quello stesso club che quest'anno, causa esigenze di mercato, gli ha imposto un cambio tattico finora piuttosto sgradito, ma solo sotto il profilo realizzativo. Già, perché paradossalmente, nonostante il ruolino di marcia non proprio felicissimo, il nome di Mertens figura nell'elenco dei giocatori che finora hanno tirato di più verso la porta avversaria. Il problema è che la mira dei giorni d'oro sembra essere sparita e, con essa, un'arma preziosa per il Napoli, che per l'ennesima volta ha stravolto la vita del belga. Nato esterno, il classe '87 all'ombra del Vesuvio si è scoperto un eccellente bomber, prima di dover abdicare appannaggio di Victor Osimhen, reiventandosi ancora una volta: stavolta la nuova svolta ha finito per allontanarlo dal bersaglio grosso, con i pessimi risultati realizzativi sotto gli occhi di tutti.

Milan e Roma nel mirino

Tuttavia, il problema non può essere solo di natura per così dire geografica: il miglior Mertens sa essere letale anche da zolle del campo non proprio amiche. Basti pensare a certi gol fantastici siglati nella sua lunga carriera azzurra: su tutti quelli contro Torino e Lazio che hanno sfidato anche le leggi della fisica. Verrebbe da dire che se prima al belga riusciva tutto, oggi accade l'esatto opposto, con il repertorio attuale che parla di colpi sparati a salve o dell'ormai proverbiale tiro a giro che termina la sua parabola fuori. Questione di momenti che un giocatore di esperienza e carisma come Mertens sa gestire, consapevole che ogni periodo buio finisce. Di solito succede proprio in occasione degli appuntamenti sulla carta più proibitivi. Milan e Roma: i prossimi due avversari del Napoli sono le squadre forse più in forma del campionato, quasi un guanto di sfida lanciato a colui che sogna di interrompere un digiuno ormai lungo e preoccupante.

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