Mercoledì 24 Aprile 2024

Roma, fuori Nainggolan dentro Pastore, dall'Inter 35 milioni

Di Maio: "Caos stadio della Roma? La giunta Raggi non rischia"

Javier Pastore (Ansa)

Javier Pastore (Ansa)

Roma, 20 giugno 2018. Sono giorni caldi in casa giallorossa. Sul fronte del mercato in uscita si registra un passo importante che potrebbe portare Radja Nainggolan in casacca nerazzurra nella prossima stagione di campionato. L’Inter ha inviato alla Roma l’offerta ufficiale per il Ninja che ammonterebbe a una parte in denaro, che dovrebbe superare i 30 milioni di euro, e due contropartita tecniche, una delle quali risponderebbe al nome di Zaniolo, un ragazzo della Primavera. Il numero 4 giallorosso, in totale, sarebbe valutato non meno di 45 milioni di euro. Una cifra importante che potrebbe agevolare il passaggio in giallorosso di Javier Pastore dal Paris Saint Germain. A tal proposito il direttore sportivo del PSG, Antero Henrique, oggi ha incontrato a Milano il procuratore di Pastore, Marcelo Simonian per finalizzare gli ultimi dettagli della trattativa. Un’altra partenza in ballo è quella di Lucasz Skorupski. Il portiere polacco lascerà la Capitale per approdare al Bologna che alla Roma manderà l’estremo difensore Antonio Mirante e un conguaglio da 5 milioni di euro. Mirante sarà il secondo di Allison o di un suo eventuale sostituto perché il futuro del brasiliano resta ancora in bilico con il Real Madrid affacciato alla finestra.

DI MAIO: ”STADIO DELLA ROMA? CI SIAMO FIDATI DELL’AVVOCATO SBAGLIATO”. Un altro fronte spinoso è quello che riguarda la bufera scatenatasi sullo stadio della Roma. L’indagine “Rinascimento” ha travolto il costruttore Parnasi, responsabile della costruzione dello stadio dei giallorossi, e coinvolto uomini di spicco della politica romana tra i quali Luca Lanzalone, ex Presidente di Acea. Sulla vicenda, che tocca da vicino la Giunta presieduta da Virginia Raggi, è intervenuto anche il ministro del Lavoro Luigi Di Maio. “Sul caso stadio della Roma l’unica colpa è che ci siamo fidati dell’avvocato sbagliato” – ha detto il vicepremier a "Coffeebreak" sottolineando che non ci saranno ripercussioni sulla giunta Raggi - “Io non ho notizie di nessun tipo di crisi di maggioranza, né tanto meno il movimento chiederà alla sindaca Raggi di farsi da parte. Noi siamo stati gli unici a non prendere un euro, tutte le altre forze politiche hanno preso soldi da Parnasi. Noi veniamo trattati come criminali e gli altri sono quelli che ci accusano”.