Giovedì 18 Aprile 2024

Inter, Marotta blinda Spalletti. "Icardi? La permanenza dipende da lui"

L’amministratore delegato nerazzurro in radio: "Conte? Vanno considerati i risultati di Luciano"

Beppe Marotta

Beppe Marotta

Milano, 15 aprile 2019 – Vittoria importante quella di ieri a Frosinone per l’Inter che mantiene un buon cuscinetto di vantaggio sulle rivali in ottica Champions League, ma il finale di stagione, che vedrà scontri importanti e decisivi, sarà ancora tutto da scrivere. Così come il futuro di Mauro Icardi e Luciano Spalletti. Di questo e di altro ha parlato Beppe Marotta a Radio Rai.

ICARDI? DIPENDE ANCHE DA LUI – Il primo vero tema che l’amministratore delegato nerazzurro dovrà affrontare è relativo al futuro dell’ex capitano Mauro Icardi. Su questo aspetto, però, Marotta è stato esplicito: conta la società ma anche la volontà del calciatore. “Difficile ipotizzare percentuali di permanenza – ha ammesso a Radio Anch’Io – Per noi è una risorsa patrimoniale importante con ancora due anni di contratto, la volontà dell’Inter è importante ma conta anche quella del calciatore stesso. Dybala? E’ molto forte, forse sta vivendo un periodo di momentanea involuzione”. Insomma, la sensazione è che se Icardi e l'Inter si separeranno Marotta una tentativo per la 'joya' lo farà.

SPALLETTI E CONTE – C’è poi da effettuare una scelta chiara sull’allenatore. Anche Spalletti ha contratto ma le voci sul possibile approdo di Antonio Conte si fanno insistenti. Il pensiero di Marotta: “La squadra è terza, l’anno scorso a questo punto della stagione eravamo quinti – ha proseguito – Il futuro del tecnico? Dobbiamo tenere in conto i risultati, oggi siamo in linea con gli obiettivi fissati e speriamo di raggiungere il target primario. Gli va data fiducia. Conte? E’ sul mercato ed è un profilo di allenatore vincente, ma Luciano ha creato una struttura di crescita qui all’Inter”. Chiusura con un pensiero sulla rivale Juventus: “Può essere protagonista ancora per anni perché il gap con le altre resta notevole, soprattutto da un punto di vista economico. C'è da considerare anche il fatto che l'Inter in 8 anni ha cambiato 3 proprietà e ora dobbiamo creare una continuità aziendale".