Giovedì 25 Aprile 2024

Mancini: "Balotelli in Nazionale? La speranza è l'ultima a morire"

Il ct azzurro tiene aperta la porta per il bomber. In radio parla della malattia di Vialli: "Per me è come un fratello, gli voglio bene"

Mancini e Balotelli (Newpress)

Mancini e Balotelli (Newpress)

Roma, 3 dicembre 2018  - Mai dire mai, specialmente se si tratta di Mario Balotelli. Lo sa bene il ct azzurro Roberto Mancini che ha avuto sempre un occhio di riguardo per il talentuoso giocatore dal carattere non semplice. "Mi spiace che disperda il suo talento così, ma io penso che possa far divertire la gente facendo gol", spiega il tecnico che in cuor suo ha voglia di riprovare il bomber nell'attacco azzurro.

Mancini non sopporta come Balotelli non riesca a far valere le sue qualità in questo momento, ma crede fermamente che il calciatore abbia doti di campione e lascia le porte sempre aperte della Nazionale. "La speranza è sempre l'ultima a morire e che scatti qualcosa nella sua testa. Il tempo passa e lui deve prendere le occasioni che ha", confessa il Mancio a Radio Anch'io Sport.

BUON SORTEGGIO, MA BISOGNA GIOCARE - "E' stato un buon sorteggio ma le partite vanno giocate, ci saranno partite fuori casa un po' più difficili tipo Atene e Sarajevo. Poi c'è la Finlandia che non conosciamo benissimo ma è migliorata molto: è un sorteggio buono e dovremo giocare le gare al massimo". Così il ct della Nazionale ha commentato il sorteggio per le qualificazioni agli Europei del 2020. 

L'AMICO VIALLI -  "Vialli? Non ho mai parlato con lui della malattia, per me Luca è come un fratello. Io lo rispetto molto e ho una grande ammirazione per lui. Gli voglio bene". Per Roberto Mancini, non è facile parlare della lotta contro una brutta malattia del suo ex compagno di squadra alla Sampdoria, e amico fraterno.