Inter, Lukaku: "United bella esperienza, in Italia servono più telecamere"

Dal problema del razzismo all'esperienza allo United: da Dubai Lukaku parla a ruota libera del suo passato e dei cambiamenti che potrebbe subire il calcio italiano

Lukaku durante la conferenza ai Globe Soccer Awards

Lukaku durante la conferenza ai Globe Soccer Awards

Milano. 28 dicembre 2019- Romelu Lukaku a ruota libera contro il razzismo negli stadi: durante la partita dell'Inter contro il Cagliari, l'attaccante è stato preso di mira più volte dai tifosi avversari con cori e offese, dando così vita all'ennesimo episodio di violenza verbale nei nostri stadi.

E anche da Dubai, in occasione del Globe Soccer Awards, il belga ha sottolineato ancora una volta la problematica:“In Inghilterra le cose sono molto diverse, l’Italia dovrebbe prendere ad esempio il modello inglese. Là ci sono molte telecamere, i tifosi aiutano le autorità ad individuare i responsabili di tali azioni. Quello che mi è successo a Cagliari è molto triste. Ci sono calciatori di diverse etnie o religione, ma tutti insieme lavoriamo. Possiamo provare a cambiare le cose, ma le squadre devono prendere una posizione“.

Dal modello inglese alla sua esperienza in Inghilterra il passo è davvero breve: gli anni trascorsi con il Manchester United non sono stati di certo i più prolifici della sua carriera, ma nonostante qualche critica di troppo e i battibecchi irrisolti con Mourinho, per Lukaku i Red Devils sono stati una grande palestra in cui maturare calcisticamente: "Mi sono preparato molto per arrivare qui. I mesi al Manchester United mi hanno aiutato dal punto di vista mentale facendomi crescere come uomo e come giocatore. Non potrà mai essere definita una brutta esperienza perché mi ha aiutato a raggiungere gli obiettivi dove sono oggi".